SAN NICOLA LA STRADA – Per l’ennesima volta ci troviamo a denunciare lo stato di incuria totale in cui sono tenute le strade della nostra Città. Circolare in Città con un’automobile, e ancor più con un veicolo a due ruote, è un attività ad alto rischio sia per l’integrità meccanica dei veicoli che per l’incolumità dei passeggeri. Anche per la viabilità comunale, la scusa della mancanza di fondi, addotta a giustificare questo disastro, è una vergogna. E questa volta la denunzia pubblica è di Lucia Annunziata, Consigliere Comunale del Partito Democratico. “È ormai da troppo tempo” – ha affermato l’esponente democratica – “che per strada incontro amici e cittadini sannicolesi che tra le tante altre cose lamentano due problematiche legate alle strade della Città: manti stradali che si sbriciolano e strade al buio.

A dirla tutta mi sono già interessata al problema comunicando al dirigente ai Lavori Pubblici questo stato di “degrado”, se si pensa che è poco più di un anno che alcune strade della città sono state oggetto di manutenzione con il totale rifacimento, tra l’altro, della pavimentazione. Gli effetti delle mie istanze? “ – si è chiesto il consigliere comunale – “Nulla di fatto!! Partendo dal concetto che qualsiasi opera pubblica viene realizzata con fondi pubblici risulta palese che nel momento in cui dopo pochi mesi dalla realizzazione di un’opera si verificano dei vizi d’opera come nel caso delle nostre strade cittadine in cui il tappetino d’usura si sbriciola come “pane raffermo” si ravvisano gli estremi per denunciare uno spreco di denaro pubblico”. Lo stato d’accusa dell’Annunziata non fa altro che rappresentare lo stato d’animo dei residenti. Prima che i costruttori edili, che stanno cementificando la zona Michitto, asfaltassero, come atto d’obbligo, la strada, un residente in una mail aveva invitato l’Amministrazione Comunale ad aggiornarne la toponomastica di Via Milano in quella più appropriata di “Via dei 350 rappezzi”, e un altro residente aveva segnalato un altro simpatico aggiornamento toponomastico: sostituire “Via Appia” con “Via delle Buche”. Si, proprio la Via Appia, la via maestra della nostra “romanità”, quella stessa strada che è raffigurata nello stemma civico del Comune di San Nicola La Strada. “Se si pensa, inoltre, che nel caso specifico tali opere sono state finanziate dalla Comunità Europea passando per la Regione Campania” – ha aggiunto Lucia Annunziata – “allora la domanda da porsi è: “Ma come vengono spesi questi soldi e a chi vengono affidati i lavori visto il risultato?”. Fra le principali strade cittadine oramai non ce ne è una che non necessiti di interventi “radicali”, da cima a fondo e per farlo ci vorrebbe un vero e proprio “piano Marshall”, visto che per rimetterle in sesto, anzi per rifarle daccapo occorrerebbero centinaia di migliaia di euro. Incominciamo di Via Santa Croce, prosecuzione di Via Acquaviva che collega Caserta con San Nicola, che il noto politico cittadino Luciano Caiazza ha paragonato ad un campo di battaglia dopo un bombardamento. Possiamo iniziare con il Corso Alcide De Gasperi, e proseguire con Via Pilade Bronzetti, strade del centro storico, Via Leonardo da Vinci, Via Appia per arrivare sino alle diverse strade del Parco SCCAC: Via Pitagora, Via Talete, Via Virgilio, che a differenza di Via Santa Croce sembrano essere diventate come il formaggio svizzero che, notoriamente, è famoso per i suoi buchi. Purtroppo, temiamo che per vedere le strade rimesse a posto bisognerà aspettare ancora molto, visto che l’attuale amministrazione di centrodestra, guidata dal sindaco Pasquale Delli Paoli, è senza un euro e che ci sono molte ditte che debbono ancora vedere saldati i propri crediti.

 

Nunzio De Pinto

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