Il Ravello Festival 2012 non va in archivio con l’1 settembre. La rassegna offre, infatti, due fuori programma che riempirà gli ultimi dieci giorni d’estate: il 9 e il 15 settembre. Protagonisti, Giovanni Allevi con l’Orchestra Sinfonica Italiana e l’Orchestra giovanile di Caracas accompagnata a Ravello da José Antonio Abreu.
“Non ci limitiamo a quanto già previsto in cartellone” ha detto il presidente della Fondazione Ravello, Renato Brunetta che ha poi fornito una serie di numeri circa i primi 52 giorni di rassegna nei quali il Ravello Festival 2012 ha già presentato, 22 eventi a pagamento. Ne mancano, sulla base del cartellone presentato a fine maggio, ancora 12. “I nuovi spettacoli che arricchiranno la proposta, già molto articolata, confermano lo stato di salute eccellente di cui gode il Festival” ha proseguito Brunetta. Il bilancio, sotto il profilo numerico, presenta risultati positivi. “Sono numeri – osserva il presidente della Fondazione Ravello durante l’incontro con il pubblico e la stampa – che si pongono felicemente in controtendenza rispetto all’andamento dell’industria culturale italiana e dimostrano il valore indiscutibile del marchio Ravello Festival, gratificando gli sforzi della Fondazione che ho l’onore di presiedere. Il nostro Festival è ormai un’eccellenza in Italia e chiunque frequenti i nostri eventi può notare la qualità della proposta artistica e dell’organizzazione. Una prerogativa che non si improvvisa”. Brunetta che ha sottolineato la capacità di equilibrare i fondi a disposizione (rispettivamente 50% pubblici e 50% privati) ostentando con orgoglio i loghi dei main sponsor della rassegna, ha sottolineato come a Ravello si stia rafforzando “la politica dell’offerta”. “E’ la nostra sfida – ha detto – con la speranza che gli operatori turistici e le popolazioni dell’intera costiera sappiano rispondere a questo progetto che punta a destagionalizzare il turismo. E’ un’operazione più facile a dirsi che a farsi. In molti hanno fallito ma noi ci crediamo e stiamo andando avanti grazie al sostegno delle istituzioni, in primis quello della Regione Campania”. Il presidente della Fondazione Ravello ha poi parlato dell’Auditorium Oscar Niemeyer e di Villa Rufolo definendole due “macchine da rappresentazione”. “Anche in futuro saranno sfruttate per raccontare l’Italia di ieri e di oggi – ha aggiunto – senza retorica ma semplicemente facendo cultura. Il mosaico andrà completato con le accademie di musica, danza e management che serviranno a garantire stagionalità indipendentemente dagli eventi”. Quanto alle novità previste per settembre, è stato il direttore artistico del Festival – Stefano Valanzuolo – a riassumerle. “Il 9 settembre ospiteremo, cinque anni dopo il suo debutto, Giovanni Allevi con l’Orchestra Sinfonica Italiana, reduce da Londra dove ha rappresentato la nostra musica alle Olimpiadi”. Sabato 15, poi, sarà la volta dell’Orchestra Giovanile di Caracas, uno dei grandi complessi sinfonici nati nell’ambito del miracoloso ‘Sistema’ creato da José Antonio Abreu. Infine, la Duke Ellington Orchestra, a Ravello il 29 settembre per l’unica tappa italiana del suo tour mondiale.