Tiziana Manella e il suo vicino Luigi Viviani avevano avuto una relazione durata tre anni e poi erano rimasti comunque ‘legati’ tanto che lei, nel frattempo sposatasi con un altro uomo, gli aveva trovato casa proprio di fronte alla sua.

Sul rapporto tra i due, sfociato nella violenta lite di venerdi’ scorso in cui lui e’ morto e lei ha riportato gravi ferite, si sono concentrate le indagini degli uomini della squadra mobile della Questura di Aosta, che in queste ore stanno raccogliendo le testimonianze di amici e parenti. Secondo quanto si e’ appreso, lei – che lavorava come ausiliaria alle mense scolastiche – lo accompagnava spesso a fare delle visite mediche oppure nei mercatini di antiquariato dove lui esponeva la sua mercanzia. Ma i rapporti recentemente erano degenerati tanto che la donna aveva presentato (e poi ritirato) un esposto per stalking. L’arma del delitto, un coltello, e’ stato accertato dalla polizia che apparteneva a Tiziana Manella, ora indagata per omicidio volontario. Per gli investigatori e’ possibile che l’uomo si sia recato da lei, che sia scoppiata una lite (come conferma una vicina di casa che ha sentito le urla) per motivi ancora da chiarire e che durante la colluttazione lei abbia preso il coltello, forse per difendersi, e abbia sferrato il fendente fatale. Nella dinamica del diverbio Luigi Viviani sarebbe quindi riuscito ad impossessarsi dello stesso coltello e avrebbe colpito a sua volta. Per avere un quadro chiaro sull’accaduto bisognera’ comunque attendere l’interrogatorio della donna che verra’ fissato solo quando le sue condizioni di salute miglioreranno.

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