La difesa del dottor Conrad Murray, che sara’ giudicato a settembre a Los Angeles per la morte di Michael Jackson con l’accusa di omicidio colposo, non potra’ chiamare alla sbarra i medici che lo avevano avuto in cura precedentemente, e che avrebbero dovuto sostenere la tesi della dipendenza da farmaci della pop star.
Il giudice Michael Pastor, che presiedera’ la Corte, ha accolto una richiesta del pm che chiedeva l’esclusione di sei ex medici di Michael Jackson dalla lista dei testimoni, tra cui il suo dermatologo Arnold Klein. Nei documenti presentati oggi davanti alla Corte superiore di Los Angeles, gli avvocati del dottor Murray affermano che Klein ”aveva somministrato numerose iniezioni dell’analgesico Demerol a M. Jackson senza ragioni mediche” e che il cantante ”era diventato fisicamente e psicologicamente dipendente dal Demerol”. Secondo il giudice l’argomento non sarebbe ”pertinente”, e percio’ avrebbe escluso le testimonianze. Murray ha riconosciuto di aver somministrato alla pop star il farmaco che gli provoco’ una fatale crisi cardiaca il 25 giugno 2009, all’eta’ di 50 anni, ma su sua precisa richiesta. Se il medico fosse riconosciuto colpevole, potrebbe dover scontare fino a quattro anni di prigione.