In attesa del verdetto nel processo contro il trio rock ‘Pussy Riot’, previsto oggi a Mosca alle 15 (le 13 in Italia), i sostenitori della band di tutto il mondo hanno in programma una serie di manifestazioni in 30 citta’, da Parigi a Varsavia. Lo riferisce la Radio Echo di Mosca.

Il coordinamento e’ avvenuto in via spontanea via Facebook e sul sito web freepussyriot.org. A Mosca i fan si riuniranno alle 14 davanti al tribunale di Khamovniki dove si svolge il processo contro il trio autore di una scandalosa ”preghiera punk” che potrebbe costargli fino a 3 anni di galera. Attesi volti noti dell’opposizione e politici, sicurezza rafforzata in citta’ per timore di disordini e proteste. A San Pietroburgo, i supporter del gruppo si ritroveranno in un’azione concordata con le autorita’ cittadine: niente bandiere partitiche, solo lo slogan ”per un processo equo”. Iniziative previste anche in altre citta’ russe da Perm a Rostov. Dall’altra parte dell’oceano, a New York si svolgeranno cinque cortei a favore della band, che sfioreranno chiese ortodosse e consolato russo per poi convogliare a Times Square dove celebri attori, scrittori e musicisti leggeranno brani tratti dalle ultime parole delle imputate. A Londra scende in campo il teatro della Royal Court; a Vilnius, in Lituania, verra’ innalzato un cellulare della polizia gonfiabile da cui si libreranno via capsule piccole mongolfiere a forma di passamontagna; a Praga un festival musicale sara’ dedicato alle Pussy Riot. E stamani, a Mosca, un ignoto giovane ha tentato un blitz nella stazione di metropolitana Bielorusskaia: voleva infilare un passamontagna sulla testa delle statue in bronzo dei partigiani che adornano la fermata. Ieri sera, picchetto solitario sulla Neva davanti alla moschea: ”Maometto – ferma Putin”.

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