“Credo che sia interesse di tutto il Pdl chiudere una discussione che appare sempre più assurda sul governo che nascerà dopo le prossime elezioni. Più d’uno si è prodotto in ardite teorizzazioni di un governo di tutti a vita”. Così, in un intervento pubblicato oggi sul Giornale, il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri sull’ipotesi di grande coalizione per il dopo Monti. “Che l’Europa e il mondo intero vivano un momento di drammatica crisi è purtroppo un dato di fatto – spiega -.
Che ciò imponga soluzioni ampiamente condivise è un’altra realtà. Ma ciò pone fine alla dialettica che è l’essenza della democrazia? Cancella programmi, idee, diverse visioni della società, della vita, dell’economia? Non credo proprio”. Gasparri esorta i colleghi di partito “mostrare più decisione e più fiducia in se stessi. Noi e la sinistra – aggiunge -, soprattutto ora che si forma un cartello in cui dettano legge le aree più radicali di quello schieramento, abbiamo idee diverse. E senza scontri furiosi dobbiamo farlo emergere con chiarezza”. Il capogruppo Pdl al Senato ricorda a questo proposito l’agenda bioetica del governo Berlusconi, la “tutela della vita in tutte le sue fasi”, ma anche la battaglia per il presidenzialismo sul fronte politico e i principi di libertà di impresa in campo economico. “Ora le urne si avvicinano – sottolinea Gasparri – e abbiamo il diritto-dovere di mettere in risalto le nostre idee, evidenziando le contraddizioni altrui, cominciando da chi dal centro fa lo scendiletto della sinistra più estrema, gettando alle ortiche identità, valori e progetti”.