CAPRI – Ritrovamento di un carico navale di ossidiana risalente a alcune migliaia di anni addietro nel mare dell’isola di Capri. Autore della scoperta è Vasco Fronzoni, l’esperto subacqueo caprese che in una delle sue immersioni quotidiane si è trovato di fronte a un incredibile avvistamento. Fronzoni, nel rendere pubblica oggi la notizia dopo aver depositato in Soprintendenza la denuncia e la relazione del rinvenimento, afferma che “il ritrovamento potrebbe aggiornare la storia dell’isola e scrivere nuove pagine sui commerci e sulle rotte dell’antichità”

. Il carico, che secondo il sub “giace sui fondali dell’isola da oltre cinquemila anni”, è legato, dice Fronzoni, “alla presenza di un relitto navale di epoca neolitica che trasportava lungo le nostre coste un carico di ossidiana che nell’epoca preistorica veniva adoperata come materia prima per la fabbricazione di armi, utensili e altri manufatti ed era tra i più pregiati elementi prima dell’ avvento dei metalli”. Probabilmente quello rinvenuto a Capri è uno dei più antichi carichi marittimi ritrovati nel bacino del Mediterraneo. Nel prossimo mese di settembre, mediante rilievi geodetici e geofisici, sarà individuata la sua precisa localizzazione e saranno raccolti tutti gli elementi per inquadrare da un punto di vista storico e archeologico il sito e i reperti da parte di un gruppo di lavoro di cui faranno parte il Centro Studi Subacquei Napoli e l’università Parthenope, con l’appoggio della Soprintendenza Archeologica di Napoli.

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