Il rivestimento di un muro del Pincio, opera del Valadier come l’intero complesso, è crollato la scorsa notte, in via Gabriele D’Annunzio a Roma: 9 metri, profondità 20 centimetri. “E’ – dice il sovrintendente Umberto Broccoli – la fodera del muro e riguarda il secondo tornante dei tre che collegano la Terrazza del Pincio a Piazza del Popolo”. Il crollo, si è appreso dai vigili urbani, è avvenuto verso le 4. Alle 8.30 è cominciato il sopralluogo della sovrintendenza capitolina e di tutti i tecnici dei vari dipartimenti di Roma Capitale, ed è ancora in corso. La polizia municipale ha transennato la strada, via Gabriele D’Annunzio per consentire la “messa in sicurezza”. “E’ la diretta conseguenza delle intemperie: prima la neve, poi di un’inverno molto piovoso, a cui si è aggiunta un’estate molto secca. Quindi prima molto bagnato, poi molto asciutto hanno creato il distaccamento di quella che possiamo definire la ‘fodera’ del muro della profondità di un mattone”. Sono questi i motivi, secondo il sovrintendente ai Beni Culturali di Roma Umberto Broccoli, che la scorsa notte hanno fatto crollare 9 metri del rivestimento di un muro del Pincio in via Gabriele D’Annunzio. Il crollo che ha interessato nove metri del rivestimento di un muro del complesso del Pincio, in via Gabriele D’Annunzio, la salita che collega piazza del Popolo alla storica Terrazza, “non è gravissimo perché interessa solo la cortina superficiale. In questi giorni si sistemerà tutto”. Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno, presente sul luogo interessato dal crollo di questa notte, sulla collina del Pincio. Alemanno ha spiegato che il danno causato dal distaccamento della parte superficiale del muro è quantificabile in “300 mila euro e le squadre sono già al lavoro”.