SAN MARTINO VALLE CAUDINA – Nella tarda serata di ieri, i carabinieri della Stazione di San Martino Valle Caudina, d’intesa con la Procura della Repubblica di Avellino coordinata dal procuratore capo dott. Di Popolo e nella persona del sostituto procuratore di turno dott.ssa Maria Luisa Buono,
hanno tratto in arresto un imprenditore 70enne del posto, ritenuto responsabile dei reati di porto abusivo di armi comuni da sparo e di minaccia aggravata nei confronti del nipote, titolare di un esercizio commerciale ubicato in una delle vie centrali del paese caudino. Il tutto nasce però nel pomeriggio, allorquando i due si trovavano serenamente sul monte Mafariello, per una riunione di un comitato festa, nel corso della quale si è discusso anche della compagine sportiva locale. Ed è stata proprio questa discussione, particolarmente infervorata anche a causa all’abbondante vino presente a tavola, che è degenerata in parole offensive e anche in qualche schiaffone.
Sembrava che tutto si fosse concluso sul monte Mafariello, se non fosse per il fatto che l’imprenditore proprio non ci stava a tenersi quell’affronto del nipote, tanto che – dopo essere passato a casa per prendere la propria pistola – si è presentato (vistosamente ubriaco) nel bar da questi gestito e, dopo aver scarrellato l’arma, gliel’ha puntata contro, iniziandolo a minacciarlo di morte. Lì, un avventore del locale ha immediatamente disarmato la mano dell’imprenditore, permettendo così al nipote di sferrargli un paio di cazzotti.
Immediato è stato poi l’intervento dei carabinieri della locale Stazione, che hanno bloccato tutti gli attori di quella vicenda, cristallizzando gli eventi. Portati tutti in caserma per essere sentiti in merito a ciò ch’era successo, i carabinieri sono riusciti a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, come sopra spiegata, e hanno infine tratto in arresto l’imprenditore caudino con le accuse di porto abusivo di armi e minaccia aggravata. In seguito all’evento, l’arrestato ha comunque riportato 2 giorni di prognosi per delle escoriazioni al volto, mentre al nipote è stata riscontrata una contusione escoriata alla mano, guaribile in 1 giorno.
Terminate le formalità connesse con l’arresto, il 70enne è stato trattenuto per la notte nelle celle del Comando Stazione di San Martino Valle Caudina e questa mattina è stato processato con rito per direttissima dai giudici del Tribunale di Avellino. Una volta convalidato l’arresto, i giudici hanno accettato la richiesta di patteggiamento avanzata dalla difesa dell’imprenditore, condannandolo a 8 mesi di reclusione e 2.000 euro di multa, con pena sospesa e immediata liberazione.