Si e’ rinnovato anche quest’anno il miracolo di Santa Patrizia, compatrona di Napoli. Il miracolo della liquefazione del sangue si e’ verificato intorno alle 7 di stamattina in concomitanza con la celebrazione della prima messa giornaliera. Sangue, dunque, gia’ sciolto quando centinaia di fedeli hanno affollato la chiesa situata a San Gregorio Armeno per assistere alla celebrazione officiata dal cardinale di Napoli Crescenzio Sepe.
L’arcivescovo durante l’omelia ha ricordato la vita della Santa discendente dell’imperatore Costantino che, dopo la morte del padre, rinuncio’ a ogni rivendicazione imperiale e distribui’ ai poveri i suoi beni. ”La vita di Santa Patrizia – ha detto Sepe – la sua resistenza a un matrimonio imposto da un parente, la difesa della sua verginita’ e la devozione alla Santa da parte di giovani fanciulle non sposate, ci danno la cifra – ha aggiunto il cardinale – dei valori veri a fronte di certi disvalori che oggi, a cuor leggero e in nome di un laicismo che si vuol far passare per progresso culturale e sociale, si cercano di propinare all’opinione pubblica”. L’arcivescovo ha inoltre sottolineato come sebbene ”non esistano tante testimonianze storiche sulla vita della Santa, vi e’ una tradizione che risale nei secoli”. La tradizione vuole che il sangue sia uscito da un dente che un cavaliere romano, per devozione, avrebbe strappato dal corpo della Santa. ”La vita di Santa Patrizia – ha concluso il cardinale – ci deve dare forza e fiducia e ci mostra i valori da seguire”.