Con lo sgombero di una zona denominata ‘danger zone’ e l’apertura dell’incident control point in Capitaneria di porto sono iniziate le operazioni di rimozione dell’ordigno da 120 kg di tritolo della seconda guerra mondiale rinvenuto all’inizio di agosto in Calata Bettolo, nel porto di Genova.
I proprietari dei fabbricati, che sono stati sgomberati fino alla fine delle operazioni nel raggio di 300 metri, hanno rinforzato gli infissi e sono stati costruiti i terrapieni a protezione attorno all’ordigno che sara’ despolettato dagli artificieri del 32/mo reggimento Genio della brigata alpina Taurinense. Interdetto il traffico in mare e aereo. Interrotti i servizi di telefonia mobile in un raggio di oltre 1 km e stop all’erogazione di energia elettrica e di gas e acqua nell’area attigua alle operazioni. Allertata protezione civile e 118. Le operazioni, che dovrebbero terminare alle 12, sono coordinate dal prefetto vicario Paolo D’Attilio.