NAPOLI – Un latitante ritenuto appartenente agli “scissionisti” di Scampia si è consegnato alla polizia e sta rivelando importanti elementi sull’ omicidio del boss Gaetano Marino, 48 anni, ucciso in un agguato il 23 agosto in uno stabilimento balneare di Terracina (Latina).
Gianluca Guglielmo, 31 anni, si è presentato dopo l’ omicidio agli agenti del commissariato di Secondigliano con l’ intenzione di collaborare con gli investigatori, ed è stato affidato alla Squadra Mobile di Napoli. Guglielmo sarebbe stato spinto a presentarsi alla polizia dal timore di essere il prossimo bersaglio dei sicari che hanno colpito Gaetano Marino, uno dei capi degli “scissionisti”. La notizia della collaborazione di Guglielmo con gli investigatori è stata confermata all’ ANSA da fonti riservate. Le indagini sull’ agguato contro Gaetano Marino sono orientate sul gruppo camorristico di via Vanella Grassi, che ha assunto il controllo della piazza di spaccio delle “case celesti” a Scampia e sarebbe alleato dei superstiti del clan Di Lauro contro gli “scissionisti”, a propria volta divisi in più fazioni.