Non ha aggiustato bene un paio di pantaloni ed il cliente, insoddisfatto ed in preda all’ira, gli ha inferto una pugnalata al torace. Cosi’ e’ morto sabato scorso nella sua sartoria della periferia di Caracas, Domenico Moschiano, 44 anni, giunto dalla natia Napoli nella capitale venezuelana nel 1979 con il padre, anche lui sarto, la madre e tre fratelli minori.
Lo rende noto oggi la stampa locale. Precisando che all’omicidio ha presenziato uno dei suoi quattro nipotini, di 12 anni. Quando arrivano a Caracas, il padre apre subito la ‘Sartoria Satellite’. E Domenico, fin da allora, ne diviene l’aiutante. Da quando il padre e’ morto tre anni fa, era lui a mandarla avanti. ”Benvoluto da tutti i vicini”, ha assicurato la cognata Marbelys Lugo ai media. Tant’e’ che, Domenico, non sposato, li invitava spesso a mangiare i manicaretti che preparava nella sartoria, dove aveva cucina e frigorifero pieno. Nel tardo pomeriggio di sabato l’aggressione. Un cliente, insieme a due amici, e’ entrato nella sartoria per ritirare un paio di pantaloni che aveva fatto aggiustare. Se gli e’ provati. Ma non ne e’ rimasto soddisfatto. Domenico, pronto, ha ripreso in mano i pantaloni per riaggiustarli di nuovo. Ma, al cliente non sono piaciuti lo stesso. ”Puoi anche andartene senza pagarmi”, gli ha ribattuto il sarto. ”Me ne vado senza pagare, ma ti uccido”, gli ha gridato il cliente estraendo il coltello e colpendolo al torace. Il nipote – che ha raccontato la drammatica scena – e’ corso a chiedere aiuto mentre lo zio e’ riuscito ad uscire dalla sartoria e si e’ accasciato in una pozza di sangue davanti alla porta. Un vicino lo ha aiutato a salire su un taxi. Ma Domenico e’ giunto morto all’ospedale. Dove, nelle stesse ore, dal quartiere di San Juan dove viveva, uno dei piu’ pericolosi di Caracas, ci sono stati almeno altri 11 morti ammazzati. Del suo omicida nessuna traccia. Come, per altro, accade per buona parte delle persone che vengono uccise ogni fine settimana nella capitale venezuelana, una delle piu’ violente al mondo. Nell’ultimo, 72 morti ammazzati sono arrivati all’obitorio di Bello Monte. Che sono stati, secondo le statistiche, 536 durante tutto agosto, contro i 487 di luglio.