Un decreto legge di 27 articoli, con dentro molti dei temi ‘caldi’ della sanità italiana, dall’intramoenia alla riforma della medicina territoriale, e con alcune novità, come quella relativa al Governo clinico. E’ questa l’ultima bozza del cosiddetto ‘decretone’ sanitario a cui sta lavorando il ministro della Salute, Renato Balduzzi e che nei giorni scorsi è stato visionato dalle Regioni. Il testo ancora soggetto a limature, con ogni probabilità dovrebbe arrivare il prossimo 31 agosto in Consiglio dei ministri.
Nel testo vi sono anche le norme sul Governo Clinico, e in particolare sulle nomine dei direttori generali delle aziende sanitarie, Le nomine dei direttori generali, infatti, secondo l’ultima versione del testo, infatti, non saranno più effettuate dai presidenti di Regione ma dalla giunta regionale. L’ultima bozza di decreto prevede inoltre che le Regioni provvedano alla nomina dei direttori generali delle aziende e degli enti del Servizio sanitario regionale “garantendo adeguate misure di pubblicità dei bandi, delle nomine e dei curricula, di trasparenza nella valutazione degli aspiranti”, nonché il possesso “da parte degli aspiranti medesimi di un diploma di laurea magistrale e di adeguata esperienza dirigenziale, almeno quinquennale nel campo delle strutture sanitarie e settennale negli altri settori, con autonomia gestionale”.La riforma inoltre mira a puntare sulla dematerializzazione dei dati sanitari e sull’introduzione del fascicolo sanitario elettronico, che dovrà essere istituito dalle Regioni, e dalle Province autonome. La bozza di decreto della mini-riforma sanitaria stabilisce che sarà un decreto del ministero della Salute, di concerto con quello dell’Economia e della Pa, a stabilire entro 90 giorni dalla data di conversione del decreto “i contenuti del Fasciscolo sanitario elettronico, le garanzie e le misure di sicurezza da adottare nel trattamento dei dati personali nel rispetto dei diritti dell’assistito”. La bozza, inoltre, mira a contrastare il gioco tra i giovani. Slot machine e videopoker dovranno essere lontano dalle scuole di qualsiasi grado, almeno 500 metri, e anche dai centri giovanili o da istituti frequentati principalmente da giovani. Nel testo sono inoltre confermate le norme contro il fumo, che prevedono sanzioni da 250 a 1.000 euro a chiunque “vende o somministra i prodotti del tabacco ai minori di anni 18”. In caso di recidiva prevista la sospensione della licenza.