Non una caduta provocata da un pugno in pieno volto, ma una spranga potrebbe aver ucciso il 35enne Giuseppe Amodio venerdi’ scorso a Mola di Bari. E’ l’esito dell’autopsia svolta dal professore Francesco Introna, incaricato dalla pm della Procura di Bari, Chiara Giordano, di svolgere gli accertamenti.

Amodio e’ morto in un bar della cittadina adriatica dopo una rissa scoppiata con due baristi. I carabinieri per la sua morte hanno arrestato il 46enne Michele Brandonisio, gestore del locale e il 31enne romeno Constantin Ciprian Gruia. In un primo momento gli inquirenti avevano ipotizzato che Amodio fosse morto dopo essere stato colpito con un pugno ed essere caduto a terra, sbattendo la testa. Ma nel corso delle ispezioni, i militari hanno sequestrato nel bar una spranga di ferro, la stessa che potrebbe essere stata usata per colpire Amodio. L’autopsia, infatti, ha svelato che la ferita alla nuca di Amodio potrebbe essere compatibile con un colpo di spranga. Ora bisognera’ attendere gli esiti finali degli accertamenti.

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