Settembre al Borgo offre il suo prestigioso palco anche ai giovani virgulti della scena musicale italiana. Una di loro, tra i maggiori talenti del jazz che verrà, Sade Mangiaracina, aprirà domani (2 settembre) alle ore 19.30 nella suggestiva atmosfera del Duomo del sito medievale, “Pianosequenza”, la serie di concerti di piano solo, che faranno conoscere agli appassionati le nuove leve.
E Sade Mangiaracina, siciliana, classe ’86, può essere iscritta a questo esclusivo club, artista che si è fatta strada giovanissima nel jazz. I suoi inizi grazie ad una borsa di studio, partecipando a Umbria Jazz Festival, che le ha consentito di frequentare un anno presso il Berklee College of Music di Boston, poi l’incredibile capacità tecnica e la creatività artistica le hanno aperto strade musicali di altissimo livello e collaborazioni con artisti riconosciuti in tutto il mondo: dalle opening dei concerti di Dionne Warwick nel tour italiano di qualche anno fa, all’incisione del suo primo cd Philosophy con la partecipazione straordinaria di Fabrizio Bosso e di John Arnold, famoso batterista newyorkese nipote di Hogey Carmichael, autore di Georgia on my mind.
Insieme alla cantante palermitana Laura Lala ha vinto il concorso “S.Louis jazz contest” con un progetto originale chiamato “Pure Songs”, di cui recentemente è uscito il disco per l’etichetta romana”Jazz Collection”. “Sono cresciuta a Castelvetrano, un paesino della provincia di Trapani, vicino alla meravigliosa Selinunte con il suo parco archeologico più grande d’Europa. Sade, il mio nome, nasce dal fatto che mio padre è musicista, così come lo era mio nonno e quindi la musica ha sempre fatto parte della mia vita, appunto fin dalla nascita, ai miei genitori piaceva il nome di questa cantante straordinaria cantante degli Anni Ottanta (quella di “Smooth operator” e di “Your love is king”) recentemente tornata alla ribalta e così porto il suo nome. Musicalmente la mia è una formazione classica, anche se poi ho lasciato gli ultimi due anni per seguire la mia passione per il jazz, la classica ha ovviamente influenzato la mia scelta compositiva anche se credo che nelle mie composizioni si senta più la mia sviscerata passione per il rock. Mi sono innamorata del jazz da piccola, a casa abbiamo una parete piena di dischi in vinile e cd. Ricordo che a 10 anni mio padre mi portava a sentire Pat Metheny o Chick Corea e così proprio grazie a questi due meravigliosi musicisti mi sono avvicinata al jazz. Suono il pianoforte e il mio pianista di riferimento è senza dubbio Brad Mehldau anche se amo tantissimo Danilo Rea, Chick Corea e Herbie Hancock, ma credo di non essere una patita dei pianisti. In vita mia ho ascoltato più chitarristi come Metheny di cui possiedo tutta la discografia o sassofonisti come Joshua Redman e Chris Potter, e tantissimo anche i cantanti: adoro la voce, sono una fanatica dei Beatles, fino a pochissimo tempo fa facevo anche parte del fan club. Oltre all’incontro con Fabrizio Bosso, che ha deciso di mettere la sua tromba nel mio disco d’esordio, importante è stato il mio incontro, di cui devo ringraziare il nostro comune maestro Salvatore Bonafede, con Laura Lala da cui è nato “Pure Songs”, in cui abbiamo recuperato alcune perle misconosciute della tradizione siciliana. In questo momento ho due progetti nuovi che sto portando avanti: un quintetto a nome mio con cui a breve andrò a registrare un nuovo disco insieme ad Aldo Bassi alla tromba, Francesco Ponticelli al contrabbasso e basso elettrico e Alessandro Marzi alla batteria, oltre ad un ospite alla chitarra (per ora non faccio nomi per scaramanzia). Con Laura Lala continuiamo il nostro progetto di brani originali,abbiamo scritto tantissime cose nuove che faremo presto confluire in un altro disco”. Domani l’occasione per apprezzarne le sue qualità dal vivo.
Nicola Di Santo