E’ stato condannato ad almeno 40 anni di carcere Levi Aron, il “macellaio di Brooklyn” che nel luglio 2011 sconvolse la comunita’ degli ebrei ortodossi newyorchesi con il sequestro, l’omicidio e lo smembramento di un bambino ebreo di 8 anni.

Il 36enne, lui stesso un ortodosso, aveva patteggiato questa pena dopo aver confessato l’orribile delitto. Aveva spiegato di aver ucciso il piccolo Leiby Kletzky perche’ preso dal panico quando si era sentito braccato dalla polizia. Il rapimento era nato in modo casuale dopo che il bambini gli aveva chiesto aiuto perche’ non riusciva a ritrovare la strada di casa di ritorno da un capo religioso. Aron, kippah nera in testa e tuta arancione da detenuto, ha ascoltato impassibile la lettura della sentenza nell’aula del tribunale di Brooklyn.

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