Stop alle parolacce, al pappagallismo e alla maleducazione nelle strade della capitale d’Europa. All’inizio di settembre a Bruxelles e’ entrato in vigore il regolamento municipale che prevede multe da 75 a 250 euro per chi proferisce insulti in strada.

E’ la vittoria di Sofie Peeters, la studentessa fiamminga di cinema che nel luglio scorso ha presentato ‘Femme de la Rue’ (Donna della strada) documentario girato con telecamera nascosta delle sue passeggiate per Bruxelles, punteggiate di continui approcci a sfondo sessista. Dopo la sua proiezione nello storico ‘Cinema de la Galerie’, la pellicola e’ diventata un caso scatenando reazioni a tutti i livelli politici che hanno spinto la municipalita’ al giro di vite. ”Ora e’ punibile ogni forma di insulto, non importa che sia sessista, razzista o omofobo” ha detto il borgomastro della capitale, il socialista Freddy Thielemans. Le multe potranno scattare tanto su denuncia della parte offesa quanto per constatazione diretta da parte delle forze dell’ordine. La novita’ e’ che la municipalita’ di Bruxelles ha raggiunto un accordo con il tribunale per una ‘corsia preferenziale’ per le sanzioni amministrative per i piccoli reati che altrimenti intaserebbero le aule giudiziarie. La stretta contro la maleducazione fa seguito al ‘Piano di lotta’ contro l’incivilta” varato nell’ottobre 2007, che permette di punire con multe salate chi porta in strada i bidoni della spazzatura fuori dagli orari consentiti, chi non rispetta la raccolta differenziata, ma anche chi urina sui muri. Dall’entrata in vigore del Piano, sono state imposte oltre 26mila contravvenzioni.

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