Almeno 15 guerriglieri delle Farc, le Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane, tra cui il capo di una cellula che opera nel Nord Est della Colombia, sono morti in un bombardamento al Nord di Santander.

A comunicarlo e’ stato il ministro della Difesa colombiano, Juan Carlos Pinzon, che, nel corso di un bilancio dei 12 mesi del suo mandato, ha detto che i corpi della maggior parte dei guerriglieri ”sono rimasti sepolti da una frana provocata da un bombardamento nella zona” e per questo sarebbero stati recuperati solo 4 corpi. ”E’ un anno che ci siamo assunti questa responsabilita’ al ministero della Difesa – ha ricordato il ministro – e possiamo dire che abbiamo neutralizzato 26 leader delle Farc e dell’Esercito di Liberazione Nazionale”. L’operazione di ieri e’ stata effettuata dalla Forza Aerea grazie alle informazioni ricevute dall’intelligence della Polizia Nazionale. Dopo l’attacco degli aerei militari sono stati ritrovati i corpi di 4 guerriglieri, tra cui quelli di Jose Epimenio Molina, alias ”Danilo Garcia”, a capo di una delle cellule Farc, e della sua fidanzata. Nei confronti di ”Garcia”, per il quale era stata richiesta l’estradizione dagli Stati Uniti, erano stati spiccati diversi mandati di arresto per terrorismo, ribellione, traffico di droga, omicidio e sequestro di persona. Il governo colombiano aveva offerto 800 milioni di pesos (circa 442.000 dollari) per informazioni che potessero consentire la cattura di ”Garcia”, secondo alcuni media stretto amico del leader delle Farc Rodrigo Londono, alias ”Timochenko”.

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