NAPOLI – Tanta rabbia e delusione stamani a Napoli per il permanere della chiusura della funicolare di Montesanto, ferma dal 9 luglio scorso per lavori di manutenzione e che, secondo il calendario diffuso all’epoca degli eventi, avrebbe dovuto riaprire al pubblico stamani.
“ Invece ci siamo ritrovati di fronte alle saracinesche abbassate e con un laconico cartello affisso che annunciava che la riapertura al pubblico sarebbe avvenuta il prossimo 15 settembre – afferma Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, che già aveva avanzato in tempi non sospetti dubbi sulla possibilità che si arrivasse a restituire l’importante impianto di trasporto pubblico nei tempi indicati dalla società che lo gestisce, al punto da rimarcare la necessità di accelerare i tempi di lavorazione anche con turni notturni -. Appello inascoltato. In segno di protesta non volli neppure partecipare alla riunione, alla quale ero stato invitato, che si tenne a luglio scorso non ritenendo soddisfacenti le rassicurazioni sui tempi complessivi dell’intervento. Ed infatti…“. “ Sono stato facile profeta – aggiunge Capodanno -, in quanto era prevedibile, anche alla luce di pregresse esperienze le quali avevano peraltro riguardato lo stesso impianto, che per ottenere le autorizzazioni amministrative susseguenti alle verifiche da parte dell’USTIF, sarebbe occorso dell’ulteriore tempo “. “ Neppure un rigo di scuse da parte della società per il disservizio causato ad oltre 12mila passeggeri che quotidianamente utilizzano l’impianto – sottolinea Capodanno -. Solo l’indicazione della nuova data della riapertura al pubblico, dando per scontato, forse, che la gente abbia dimenticato che l’impianto doveva riaprire oggi e non sabato prossimo “. “ Mentre mi trovavo nei pressi della stazione superiore della funicolare in via Morghen – precisa Capodanno – sono arrivate tante persone, molte delle quali in possesso di un abbonamento del quale non hanno potuto fruire per oltre due mesi a ragione del fermo dell’impianto a fune e che andrebbero rimborsate per questo palese disservizio, anche perché, per tutta la durata della chiusura, non è stato previsto, sulla stessa tratta, nessun servizio sostitutivo su gomma. Pendolari, ma anche studenti, visto che alcune scuole hanno anticipato ad oggi la ripresa delle lezioni, rispetto al calendario regionale scolastico. Ma anche due turisti, i quali si sono guardati ed hanno scrollato le spalle, in segno di disapprovazione, rispetto ad un evento che evidentemente li penalizzava e del quale non erano stati portati a conoscenza “. “ Mi auguro – conclude Capodanno – che per questo palese disservizio che riguarda un impianto pubblico e che ancora una volta penalizza i cittadini, vengano accertate tutte le responsabilità, sia amministrative che politiche, con le conseguenze del caso. Intanto vigileremo affinché non ci siano ulteriori ritardi nella riapertura dell’impianto “.