NAPOLI – Le Commissioni Bilancio e Diritti e sicurezza si sono riunite oggi in seduta congiunta per discutere della proposta al Consiglio relativa alla modifica dell’atto Costitutivo, dello statuto e della convenzione della Bagnolifutura (Società di Trasformazione Urbana). Presenti alla riunione gli assessori al Bilancio Salvatore Palma e all’Urbanistica Luigi De Falco.
In apertura, il Presidente della Commissione Bilancio, Elpidio Capasso, ha auspicato che in vista del prossimo Consiglio comunale del 18 settembre, siano sciolti una serie di interrogativi legati all’atto. ricordando come con la delibera in discussione, approvata il 10 agosto scorso,la Bagnolifutura passi da società di trasformazione urbana a “STU omnibus”con il potere di operare sugli immobili siti su tutto il territorio comunale per la relativa trasformazione, riqualificazione, valorizzazione, sviluppo e gestione in attuazione degli strumenti organistici vigenti. L’ampliamento della “mission”comporta, però. la necessità di dotare la società di una nuova struttura patrimoniale che sarà costituita, secondo la proposta contenuta nella delibera, da beni indisponibili consistenti nelle opere di urbanizzazione secondaria e nelle attrezzature di interesse generale realizzate dalla società o in corso di realizzazione.
L’Assessore Palma, nel ripercorrere le modifiche apportate alla delibera, ha sottolineato come la stessa rientri nell’ambito del lavoro di riorganizzazione ed efficientamento delle partecipate, mettendo la Bagnolifutura in condizioni di lavorare con maggiore determinazione. L’Amministrazione comunale, con la nuova convenzione – ha continuato Palma – ha rafforzato la funzione pubblicistica della società, pur nella possibilità di aprire all’ingresso di soci privati previa deliberazione del Consiglio comunale. La caratteristica di indisponibilità dei beni conferiti alla società non ne impedisce, come ha ricordato l’assessore citando la giurisprudenza in materia, l’alienabilità, purché la vendita non sottragga il bene alla sua destinazione pubblica.
L’Assessore De Falco ha spiegato che la finalità principale della delibera è quella di riutilizzare uno strumento potenzialmente forte ma, finora, non sfruttato al meglio. L’azione di governo delle trasformazioni urbane rimane, comunque, saldamente nelle mani del Comune, ma con le modifiche la società diventa più appetibile per i soci e ciò può aprire nuovi scenari rispetto ad altre aree di trasformazione. Diverse le perplessità sollevate dai consiglieri intervenuti: Antonio Borriello (necessità di un parere preventivo della Corte dei Conti, che sostenga i consiglieri nelle decisioni da adottare su eventuali forme di privatizzazione e proposta di conferire beni disponibili in quota parte per la ricapitalizzazione), Moretto (inutilità di un salvataggio della Bagnolifutura dal fallimento e di un allargamento delle sue competenze), Gennaro Esposito (dubbi sulla scelta di ricapitalizzare la società con beni che rientrano nel patrimonio indisponibile e del quale non è accertabile il valore), Fucito (la delibera rafforza l’aspetto privatistico della società a scapito della prevalenza dell’interesse pubblico), Moxedano (necessità di maggiori approfondimenti sulla possibilità di apertura della compagine societaria ai privati, ferma restando la disponibilità ad ampliare gli ambiti di intervento della società, in particolare nell’area nord della città, per la quale era stata già decisa in passato la costituzione di un’apposita Stu), Caiazzo (timori sulla diminuzione di poteri dell’Amministrazione a scapito di soggetti privati), Attanasio (assenza di un chiaro piano di sviluppo su Bagnoli e Coroglio), Santoro (fornire le risposte ai quesiti sollevati prima della seduta del Consiglio del 18 settembre e urgenza di far funzionare la Commissione di vigilanza sulla Bagnolifutura, eleggendone il Presidente), Rinaldi (indisponibilità a votare la delibera in assenza di un parere della Magistratura contabile).
Il Presidente della Commissione Diritti e sicurezza, Gaetano Troncone, ha concluso la seduta sottolineando come, al di là della volontà politica di dare continuità alla società, sia necessario fornire risposte ai consiglieri sull’aspetto che suscita maggiori preoccupazioni, cioè quello legato alla eventuale responsabilità contabile.