Un nuovo caso di suicidio in carcere, riaccende i riflettori sulla situazione nei penitenziari italiani. D.R., 26 anni, era detenuto nel cercare milanese di Opera, proveniente da San Vittore, dove scontava una pena per maltrattamenti in famiglia (il cui termine era fissato al 26 dicembre 2012).
E’ morto in ospedale dopo aver tentato il suicidio in cella e i genitori hanno autorizzato l’espianto degli organi. “Questo ennesimo suicidio ci preoccupa – ha detto Donato Capece, segretario generale del sindacato autonomo polizia penitenziaria, Sappe -. La carenza di personale di polizia penitenziaria e di educatori, di psicologi e di personale medico specializzato, il pesante sovraffollamento dei carceri italiani sono temi che si dibattono da tempo, senza soluzione, e sono concause di questi tragici episodi”.