In occasione delle giornate nazionali contro la vivisezione promosse dalla Leal, il gruppo “Veg in Campania” sarà presente a Napoli, a Piazza Bovio, sabato 15 settembre dalle 10.00 alle 13.30 e domenica 16 dalle 10.00 alle 18.00 nonché ospite al Pummarock Fest di Sant’Antonio Abate sabato, a partire dalle 18.00,

e a Castellammare di Stabia presso la villa comunale domenica dalle 18.00 alle 24.00, con uno stand informativo per la raccolta firme. La sperimentazione animale (o vivisezione) è senza alcun dubbio una pratica eticamente inaccettabile, in quanto impone illimitato dolore e sofferenza a esseri senzienti e fornisce risultati privi di valore scientifico poiché il “modello animale” non è predittivo per l’uomo.

 

Due anni dopo l’approvazione della Direttiva 2010/63/UE sulla sperimentazione animale, i cittadini europei possono finalmente chiedere alla Commissione europea di riscriverla. Ce lo consente il Diritto d’Iniziativa dei Cittadini Europei, grazie al quale i cittadini europei possono prendere direttamente parte all’elaborazione delle politiche dell’UE, invitando la Commissione europea a presentare una proposta legislativa. Ecco alcuni punti della Direttiva Europea 63/2010, è possibile:

– sperimentare sui primati anche in assenza di gravi motivazioni (artt. 5, 8 e 55)

– sperimentare anche su cani e gatti randagi (art.11)

– riutilizzare più volte lo stesso animale, anche in procedure che gli provocano intenso dolore, angoscia e sofferenza (art.16)

– sperimentare senza anestesia e non somministrare antidolorifici a un animale sofferente se i ricercatori lo ritengono opportuno (art.14)

– sperimentare su animali vivi a scopi didattici (art.5)

– somministrare scosse elettriche fino a indurre l’impotenza

– tenere in isolamento totale per lunghi periodi animali socievoli come cani e primati

– costringere gli animali al nuoto forzato o altri esercizi fino all’esaurimento (allegato VIII)

La nuova legge che si chiede deve puntare sui metodi sostitutivi, in modo da superare in tempi brevissimi la sperimentazione sugli animali. Per firmare e far firmare la petizione STOP VIVISECTION da metà ottobre sarà possibile andare sul sito www.stopvivisection.eu.

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