Un temibile esemplare di tartaruga azzannatrice (Chelydra serpentina) e’ stato recuperato a Stimigliano (RI), lungo l’argine del Tevere, dai Forestali del Servizio CITES. Questo animale diffuso nel continente americano, che trae il nome dalle sue abitudini alimentari e dalla sua proverbiale voracita’, e’ estremamente pericoloso per il becco a rostro e la forza del morso, oltre al fulmineo scatto nell’attacco.

Per non parlare del grave danno che la presenza di esemplari appartenenti a questa specie potrebbe arrecare al nostro ecosistema. La legge italiana lo ha inserito in una lista di animali considerati pericolosi sia per le loro specifiche potenzialita’ offensive sia per il pericolo di trasmissione di malattie, vietandone il commercio e la detenzione. Per i trasgressori e’ previsto l’arresto fino a tre mesi ed un’ammenda compresa tra i 7.000 e i 100.000 euro. L’esemplare e’ stato consegnato dalla Forestale a un Centro di recupero di Roma, autorizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, specializzato nella gestione di animali pericolosi. Quello di oggi e’ solo l’ultimo di una serie di ritrovamenti di animali esotici e pericolosi che hanno visto impegnati in diverse province gli uomini del servizio CITES del Corpo forestale dello Stato. In questo come in altri casi, si ipotizza che gli animali siano stati acquistati illegalmente (probabilmente anche all’estero) da incauti acquirenti non consapevoli della pericolosita’ e dell’aggressivita’ degli animali, successivamente abbandonati in quanto non piu’ gestibili.

 

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