SANTA MARIA CAPUA VETERE – Sulle dichiarazioni rilasciate di recente dall’ex assessore alla Cultura del Comune di Santa Maria Capua Vetere interviene il sindaco Biagio Di Muro: “Va bene il desiderio di passare per un paladino della legalità, ma attribuire ad altri intenzioni men che lecite rappresenta un atto grave del quale saranno altre autorità a occuparsi. La verità sulla revoca di Mario Tudisco dalla giunta da me guidata è nota a tutti, anche se – per una questione di delicatezza e di sensibilità umana – non se ne parla.
Di sicuro non c’è stata alcuna intenzione di rimuovere un assessore ‘scomodo’, tanto più che scomodo non era. E’ stata una pura e semplice necessità di efficienza amministrativa, dettata da ragioni che purtroppo esistono e che si sono aggravate col tempo. Ricordo all’ex assessore Tudisco che le sue condizioni fisiche gli hanno permesso di partecipare a pochissime sedute di giunta e che il suo contributo all’intera azione di governo cittadino (ripeto, per cause certamente non dipendenti dalla sua volontà) si è ridotto a nulla nel giro di pochi mesi. Il successo delle sue iniziative e il contributo che avrebbe potuto continuare a dare alla sua città, se solo non si fosse arroccato in una posizione di orgoglio personale, mi spinsero a proporgli una consulenza, incarico che avrebbe potuto svolgere senza lo stress e l’impegno quotidiano che una delega assessorile comporta. Tudisco (ma temo che possa essere stato condizionato da chi, al suo posto, avrebbe quasi assunto la veste di assessore-ombra approfittando dello stato di salute del formale incaricato) rifiutò sdegnosamente, ritenendosi offeso da una decisione sofferta ma necessaria per il bene della collettività sammaritana che lui stesso dichiara di amare tanto. Quando l’ex assessore cominciò a manifestare, non certo all’interno della giunta, ma con proclami e articoli anche su facebook, posizioni diverse da quelle dell’amministrazione su vicende peraltro del tutto marginali, la situazione – che poteva risolversi con un semplice passaggio non traumatico e non penoso – assunse contorni diversi. L’unica colpa del sindaco e della sua maggioranza è quella di aver deciso un cambio della guardia in giunta, un passaggio che sarebbe considerato normalissimo in qualunque parte d’Italia. Ma Santa Maria Capua Vetere, evidentemente, fa storia a sé, visto che vi albergano spargitori di veleni che non hanno neanche il coraggio di metterci la faccia. Mario Tudisco è persona troppo intelligente e colta per far parte di questa categoria, ma purtroppo non è nella posizione di ribellarsi a chi – è questa la mia sensazione – lo tiene sotto scacco. Quanto alla tutela del patrimonio storico e artistico della città, non mi risulta che Tudisco abbia portato all’attenzione della giunta proposte e atti deliberativi poi non approvati. Laddove, invece, sono stati indicati percorsi utili per Santa Maria Capua Vetere (come l’iniziativa “La città sotto la città”), la giunta ha pienamente sottoscritto le proposte avanzate. L’ex assessore, inoltre, sa benissimo che la tutela primaria dei beni archeologici non compete all’ente locale ma agli organi dello Stato e, nella fattispecie, alla soprintendenza archeologica che sta ben operando, sia grazie alla sinergia con il Comune sia grazie all’impegno serio del dottor Sirano. Non è casuale, tanto per citare solo un caso concreto, che il progetto di ristrutturazione dell’ex casa comunale è stato modificato proprio per garantire la massima tutela e la massima fruibilità dei reperti straordinari ritrovati in fase di scavo, esempio anche questo di collaborazione efficace tra Comune e soprintendenza. Questa è la realtà, il resto sono solo chiacchiere e fango”.