Continua il pressing sulla Fiat. Sabato Marchionne, giunto oggi a Torino dagli Usa, va da Monti. Bersani: ‘Confermare impegni’. Intanto i sindacati chiedono certezze e investimenti. Camusso: ‘Non hanno detto che investiranno in Italia’. Interviene anche la Curia:
‘Non si giochi con la vita delle persone’. E la Volkswagen smentisce un interesse ad acquisire l’Alfa Romeo. Dopo l’incontro del governo con i vertici Fiat di sabato “la prossima settimana incontreremo il sindacato. E’ importante sentire non solo i vertici della Fiat, ma ovviamente anche tutti i sindacati”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, aggiungendo che la data non è stata ancora fissata ma “c’é questa determinazione”. “Io gli direi un paio di cose molto semplici: Fiat riconfermi i suoi impegni in Italia e un patto per sviluppare la ricerca di prodotti nuovi perché nel mondo vediamo che le macchine si fanno dove si fa ricerca”. PierLuigi Bersani risponde così ai cronisti che gli chiedono che cosa chiederebbe alla Fiat in vista dell’incontro a P. Chigi. Il governo ha il dovere di chiedere alla Fiat di dire la verità sulle intenzioni che ha nel nostro Paese.Lo dice il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso a Radio anchio. Non bisogna, ha spiegato, “tanto discutere su come rendere attraente per la Fiat rimanere in Italia perché il Paese in questi anni lo ha fatto con misure ben oltre le regole di mercato quanto sapere da Fiat che intenzioni ha. Devi dirci cosa ha intenzione di fare”. La convocazione è importante. Sarebbe giusto ci fosse anche un tavolo con le parti sociali”. “Mi pare che Marchionne non abbia ancora detto che investirà in Italia: cosa che è il vero tema”. Così, a margine di un convegno della Fisac-Cgil, Camusso, ha replicato a chi le chiedeva un commento sulle parole dell’amministratore delegato di Fiat secondo cui i buoni risultati all’estero potrebbero sostenere investimenti nel Paese.