PIEDIMONTE MATESE – Un generico impegno ad organizzare insieme  un incontro in regione per affrontare la questione del trasferimento dei quindici dipendenti del consorzio di bonifica della Valle Telesina, soppresso ed in gestione liquidatoria (  questione pendente davanti alla corte costituzionale dopo la rimessione del TAR per la verifica di conformità ai parametri costituzionali della legge regionale . n.11-2012 che ha disposto “l’accollo” da parte dell’ente).

E’ l’indicazione emersa a consiglio quasi sciolto l’altro ieri nella seduta svoltasi nella sede del consorzio SannioAlifano-Valle Telesina. Un impegno con il coinvolgimento di tutte le parti interessate : enti, sindacati , rappresentanti territoriali ed istituzionali. Dopo la discussione degli argomenti inseriti dal vertice dell’ente presieduto da Pietro Cappella ( contestazione della  incompatibilità al consigliere nominato dalla provincia Raffaele Ferraiuolo , conto consuntivo 2011,  chiarimenti al preventivo 2012), il presidente della deputazione amministrativa, che è anche presidente dell’assemblea generale  dei delegati, ha mosso un vizio di irritualità, di improcedibilità dei tre argomenti posti da alcuni consiglieri quasi tutti di minoranza( lista Riscossa in particolare) : questo perché non si era provveduta a depositare in una proposta scritta di deliberazione vera e propria il contenuto delle tre richieste come prescrive lo statuto dell’ente, ha precisato Cappella. Attimi di sorpresa e di sbigottimento sui volti dei richiedenti ma anche dei dipendenti della ex “Telesina” in aula sin dall’inizio per aspettare  la discussione sulla problematica che stava a cuore in particolare. Il primo a prendere la parola è stato  Nino Lombardi, tra i firmatari della richiesta di convocazione che almeno sul punto 6( trasferimenti 15 dipendenti) ha chiesto una comunicazione anche per rispetto delle persone presenti. Ribadisce i dubbi  sul percorso seguito davanti alla magistratura( sarà un rilievo anche di altri  consiglieri) ritenuto  non in linea rispetto all’esito dell’ultimo  consiglio dei mesi scorsi con il mandato ad interpellare l’avvocatura  dello stato circa le modalità applicative del trasferimento dei dipendenti dell’ex consorzio beneventano). Il presidente Cappella ha spiegato le ragione che hanno indotto l’ente ad adire  la magistratura amministrativa di fronte alle incerte ed insufficienti garanzie   risorse  per gli anni futuri( per il 2012 appostati 800.000 euro su cui però ci sono sono le obiezioni di Lombardi circa l’ gli impegni nella programmazione pluriennale) per la stabilità finanziaria e gestionale  dell’ente  ma soprattutto ha evidenziato  le passività pregresse  dell’ex consorzio Valle Telesina nei confronti dell’Inps(circa 700.000 euro(“ con il trasferimento avremmo  portato appresso anche questo fardello”), pur esprimendo  disponibilità a ricercare altre soluzioni giuridiche. “Gli sviluppi di questa vicenda  stanno prendendo una  piega di tipo giudiziaria e non politica  ed in ordine sparso ” ha dichiarato il sindaco di Amorosi , Di Cerbo che ha avanzato la richiesta di formare un gruppo di lavoro per riesaminare la vicenda  su cui si staglierà il verdetto della corte  Costituzionale nei prossimi mesi.

 

Michele Martuscelli

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