NAPOLI – “Se Stefano Caldoro non ha nulla di concreto da proporci per assicurare la piena spesa dei fondi europei saremo costretti a chiedere al governo nazionale di intervenire. E’ incredibile, abbiamo soldi a disposizione mentre le imprese chiudono, le casse dei Comuni sono vuote e si perdono posti di lavoro”.

E’ quanto emerso da una riunione che si e’ tenuta oggi presso il Pd Campania alla quale hanno partecipato: Enzo Amendola, segretario regionale Pd; Andrea Cozzolino, eurodeputato Pd; Antonio Marciano, consigliere regionale Pd; Domenico Tuccillo, vicesegretario regionale Pd. “Siamo ultimi in Europa per la spesa dei Fondi come ci dicono, impietose, le cifre pubblicate dal Dipartimento della Ragioneria dello Stato. I pagamenti Fesr sono fermi al 14%, mentre quelli del Fse sono di poco superiori al 15%. Da ormai 3 anni, le performance di spesa dei fondi europei della Campania si sono abbassate di oltre due terzi: si riescono ad investire meno di 300 milioni all’anno, a fronte del miliardo annuo investito precedentemente. I dati sono disastrosi – aggiungono – e corriamo seriamente il rischio di non spendere oltre 7miliardi di risorse ancora non utilizzate per l’enorme ritardo che stiamo maturando nella fase di individuazione e realizzazione dei progetti”. “Sulla base di queste preoccupazioni, il Pd ha chiesto da mesi di accelerare la spesa dei fondi comunitari. A giugno proponemmo, senza avere risposte, l’utilizzo di 1miliardo per finanziare progetti gia’ disponibili a Enti locali e imprese. Oggi il rischio che questo miliardo vada perduto e’ quasi una certezza” spiegano gli esponenti Pd. “Per discutere di questa situazione ormai critica, il Pd ha chiesto e ottenuto un Consiglio regionale monotematico il 25 settembre, nel quale avanzeremo le nostre proposte per evitare che il problema si possa risolvere con espedienti finanziari – come successo fino ad oggi con i grandi progetti – e non con la spesa reale e immediata di tutte le risorse a disposizione” continuano. “Caldoro la finisca di nascondersi dietro il Patto di stabilita’ evitando di assumersi le proprie responsabilita’. Viceversa saremo costretti a chiedere garanzie e un intervento al governo per assicurarci un immediato utilizzo dei Fondi europei” concludono.

 

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