SANTA MARIA CAPUA VETERE – “I processi sui ‘Casalesi’ saranno divisi tra i Tribunali di Santa Maria Capua Vetere e Napoli Nord”. E’ l’allarme lanciato dagli avvocati penalisti sammaritani nel documento – deliberato oggi all’unanimità dall’assemblea della Camera Penale – che boccia la nuova geografia giudiziaria decisa dal Governo Monti, proclamando nel contempo un’astensione di sette giorni dalle udienze dall’8 al 15 ottobre.
Nel mirino la normativa (contenuta nei Decreti Legislativi 155 e 156 del 7 settembre 2012, ndr) che prevede la separazione dal circondario del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che comprende l’intera provincia casertana, della sede distaccata di Aversa con i suoi 19 comuni – ovvero Casal di Principe e tutti i paesi roccaforti della camorra – e il contestuale accorpamento della stessa al costituendo Tribunale di Napoli Nord. “Un obbrobrio giuridico, ideato da chi di giustizia capisce poco o nulla” afferma il presidente dei penalisti sammaritani Angelo Raucci. “Dato proprio il radicamento territoriale della criminalità organizzata nell’area casertana – è scritto nel documento – significative difficoltà deriveranno in tema di giurisdizione laddove la diffusione del singolo clan su territori che rientrerebbero nella giurisdizione di entrambi i Tribunali, determinerà problemi sull’attribuzione di competenza nell’ambito di reati associativi nonché l’eventuale evidente separazione di competenza tra reato associativo e quello attuativo dello scopo dell’associazione”. Per ora l’astensione riguarda solo i penalisti, ma nei prossimi giorni anche l’Ordine potrebbe decidere in tal senso. Nel weekend, del caso Santa Maria Capua Vetere si discuterà anche al congresso dell’Unione delle Camere Penali Italiane di Trieste; per mercoledì 2 ottobre inoltre, l’assemblea della Camera Penale sammaritana tornerà a riunirsi in una seduta aperta anche ai magistrati, parlamentari e ai rappresentanti degli enti locali. “L’istituito Tribunale Napoli Nord – si legge ancora nel documento – avrà competenza su un territorio talmente ampio, da renderlo già metropolitano, così contravvenendo a quella esigenza avvertita nella legge delega di alleggerimento delle sedi giudiziarie sovrastimate. Non solo abbraccerà tutta la platea giudiziaria dei Comuni dell’area settentrionale del capoluogo campano, il cui bacino di utenza conta più di 700.000 abitanti, ma l’intera area aversana ( più di 250.000 abitanti)”. Gli avvocati lamentano inoltre che “presso il nuovo Tribunale di Napoli Nord non risulta prevista l’istituzione della Corte di Assise (tre le sezioni presenti a Santa Maria Capua Vetere, ndr), sicché i reati ad essa appartenenti e commessi nel territorio aversano ricadrebbero sulla competenza del Tribunale di Napoli, aggravandone il carico di lavoro”.