NAPOLI – Il Consiglio comunale è iniziato, con 38 presenti, sotto la presidenza di Raimondo Pasquino. In apertura, il consigliere Vasquez ha commemorato la figura di Pasquale Mangiapia, recentemente scomparso, ripercorrendone la storia, da operaio dell’Italsider, esponente di una classe operaia baluardo contro l’infiltrazione delle Brigate Rosse in fabbrica, fino all’attività politica nel PCI e sindacale nella CGIL.

Eletto consigliere comunale nella prima amministrazione di Maurizio Valenzi, nel 1981 fu giovane assessore alla Nettezza Urbana, conseguendo importantissimi risultati. Vasquez ha concluso ricordando il ritorno in fabbrica di Mangiapia, finita l’esperienza della Giunta Valenzi, e il grave errore giudiziario che lo colpì nell’orgoglio e nel morale senza scalfirne però la qualità di vero e sincero democratico. Anche il consigliere Antonio Borriello ha voluto portare la propria testimonianza su Pasquale Mangiapia ricollocandola nella esperienza esaltante della classe operaia napoletana e nel suo ruolo di governo, sempre ispirato agli interessi generali della città. Il Vice Sindaco Sodano ha anche lui espresso il proprio cordoglio ricordandolo come esponente di buona politica, una figura di cui il nostro Paese deve andare fiero. Il Presidente Pasquino ha quindi letto all’Aula la lettera con cui Paolo Siani, della Fondazione Polis, ha indirizzato al Consiglio per ringraziare di aver intitolato una strada a Silvia Ruotolo, un importante gesto simbolico nella direzione di “Napoli città della legalità”. La seduta è quindi proseguita con la votazione sulla questione sospensiva posta dal consigliere Santoro sulla delibera riguardante l’acquisizione al patrimonio comunale dell’ Ex Tiberio Palace Hotel, votazione che, per un errore nella conta, aveva portato allo scioglimento per mancanza del numero legale della seduta del 25 settembre. La questione sospensiva è stata respinta a maggioranza (con il voto a favore del PDL, Attanasio e Santoro e l’astensione di Lebro), dopodiché l’Assessore all’Urbanistica De Falco ha brevemente relazionato all’Aula sulla delibera di proposta al Consiglio “Determinazione a sede di uffici e servizi ed altre attività di pubblico interesse del bene acquisto al patrimonio comunale con disposizione dirigenziale n. 442 del 10/11/2011 ai sensi dell’art. 31 del testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (D.P.R. 06 giugno 2001 n. 380 s.m.i.) Ex Tiberio Palace Hotel”.

Il Consiglio comunale, dopo la relazione dell’Assessore all’Urbanistica De Falco, ha cominciato la discussione sulla delibera di proposta al Consiglio per la determinazione a sede di uffici e servizi ed altre attività di pubblico interesse dell’Ex Tiberio Palace Hotel, bene acquisto al patrimonio comunale ai sensi dell’art. 31 del testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.

Sono intervenuti i consiglieri Santoro, Pace, Moretto, Lebro, Iannello, Nonno, Antonio Borriello, Caiazzo, Grimaldi. Su richiesta del consigliere Lebro, il Presidente Pasquino ha dato la parola al Segretario Generale per ascoltare il suo parere sull’opportunità di approvare la delibera per la destinazione pubblica dell’immobile acquisito, pur non essendo ancora intervenuta la sentenza definitiva del Consiglio di Stato, attesa a breve. Il dottor Gaetano Virtuoso si è espresso ricordando che le sentenze del TAR sono già esecutive e che l’immobile è stato già acquisito al patrimonio del Comune.

Nella replica, l’Assessore Tuccillo – cofirmatario della delibera – ha, tra l’altro, affermato che la scelta di non demolire l’immobile e destinarlo a sedi e uffici comunali consente di dismettere fitti passivi per quasi 3 milioni di euro e di risparmiare oltre 11 milioni rinunciando ad adeguare altre sedi comunali.

La proposta di emendamenti alla delibera presentata dal Presidente della Commissione Urbanistica Iannello – e firmata dagli altri componenti della Commissione, Gennaro Esposito, Teresa Caiazzo, Gaetano Troncone – è stata approvata, con la sola astensione del Presidente Pasquino. Anche la delibera è stata subito dopo approvata, con l’astensione del Presidente Pasquino e del consigliere Rinaldi.
Ad entrambe le votazioni non hanno partecipato i gruppi PDL e PDL Napoli che avevano dichiarato di non partecipare al voto, lasciando l’aula.

 

A questo punto il consigliere Vincenzo Moretto ha illustrato la Deliberazione d’iniziativa consiliare da lui stesso proposta per l’”Alienazione delle auto blu in dotazione agli Assessori”.

Richiamate le ragioni della proposta, rintracciabili nella necessità di conseguire risparmi, il consigliere Moretto ha proposto che le auto blu siano vendute e, in alternativa, assessori e dirigenti usino per motivi istituzionali i taxi. Sono intervenuti i consiglieri Crocetta, Attanasio, Lebro, Iannello ed il Vice Sindaco Tommaso Sodano il quale ha rilevato che la proposta – datata luglio 2011 – contiene imprecisioni (in quanto solo due auto sono assegnate a Sindaco e Vice Sindaco per motivi di sicurezza e il restante parco auto è a noleggio, utilizzato solo a chiamata) ribadendo comunque la sensibilità dell’Amministrazione all’abolizione dei privilegi della politica e le recenti iniziative dell’Amministrazione per conseguire risparmi e abbattere l’inquinamento ambientale.

La Delibera è stata quindi respinta a maggioranza con l’astensione del Presidente Pasquino e dei consiglieri Antonio Borriello e Crocetta .

 

Il consigliere Moretto ha quindi illustrato la propria proposta di Deliberazione d’iniziativa consiliare “Programma di recupero delle strutture ecclesiali presenti nel Centro Storico della città di Napoli sulla quale sono intervenuti il consigliere Pace e l’Assessore al Bilancio Palma il quale ha espresso parere negativo dell’Amministrazione comunale in considerazione dell’investimento già fatto nell’ambito del recupero del Centro Storico Patrimonio UNESCO.

La delibera è quindi stata respinta a maggioranza con il voto favorevole del PDL e l’astensione del Presidente Pasquino.

 

Il Consiglio ha quindi rimandato la trattazione dell’ultima delibera all’ordine del giorno, per l’assenza del proponente.

Prima di chiudere i propri lavori, il Consiglio ha approvato all’unanimità due ordini del giorno, firmati da tutti i Gruppi, il primo per scongiurare la chiusura del Consultorio familiare di Barra, il secondo per scongiurare la chiusura degli uffici dell’INPS di San Giovanni a Teduccio.

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