CASAGIOVE – Domenica mattina, in piazza Silvagni, le donne democratiche casagiovesi hanno installato un gazebo affinché i cittadini di Casagiove potessero conoscere i contenuti dell’ordine del giorno, in calce al quale sono state apposte diverse centinaia di firme, relativamente ai temi ed ai problemi che la condizione femminile pone tutti i giorni. Le donne del PD, guidate dalla coordinatrice cittadina Giovanna Ferrante, hanno parlato di scuola e di cultura.
Sono state indicate carenze nei servizi locali. È emerso un generale bisogno di sicurezza. Si è discusso di occupazione femminile e giovanile, delle estreme difficoltà di coniugare sviluppo e lavoro delle donne specialmente nel Sud d’Italia. Forte è la denuncia per la violenza sulle donne. Si è fortemente criticata la discriminazione che in città, la politica compie nei confronti delle donne che non hanno alcuna rappresentanza, né nel Consiglio Comunale, né in Giunta, né in organismi sovra comunali: manca di fatto la Commissione pari opportunità. Al Gazebo, presso il quale erano presenti Casazza Antonella, Castiello Maria, Colizza Maria Rosaria, Comes Gisella Emma, D’Amelio Annasilvia, Di Marco Maria Teresa, Lanna Paola, Palumbo Carla, tutte del coordinamento donne, sono, altresì, giunti i problemi che provengono dalla crisi industriale e produttiva e i loro effetti sul sistema sociale e assistenziale. La fabbriche che chiudono, la sanità a pezzi, la criminalità organizzata sono indicati come fattori che richiedono un cambio di rotta forte. Si è protestato per i livelli di corruzione insopportabili che il Paese, sano e onesto, è costretto a subire. Le Donne possiedono le caratteristiche necessarie e gli strumenti atti ad essere il motore di un cambiamento vero – non solo di facciata – capace di radicarsi nel Paese e di contribuire per questo a sconfiggere “cattive abitudini” e “malapolitica”. Al Gazebo si è respirato un senso di libertà e novità: le Donne Democratiche Casagiovesi dimostrano, alla prova dei fatti, di possedere la chiave per far ripartire la città, insieme a quel potenziale ‘rivoluzionario’ che rende ogni Donna capace di sognare l’impossibile e di spendersi costantemente e generosamente per trasformarlo in realtà, per il bene comune.
Nunzio De Pinto