NAPOLI – Duecento palloni per giocare e libri in arabo per studiare. Pensa prima di tutto ai bambini, il veliero Estelle che ha attraccato oggi al molo Beverello di Napoli, nella sua ultima tappa sulla terraferma prima di cominciare la navigazione verso Gaza. L’imbarcazione è la rappresentante del terzo tentativo della Freedom Flotilla, che punta a rompere l’embargo di Gaza per portare aiuti ai palestinesi ma anche per dare un segnale politico a Israele.

“Gli israeliani cercheranno di fermarci al 99% – racconta all’ANSA Jan Hammervold, un vecchio marinaio norvegese che fa parte dell’equipaggio della spedizione – ma noi siamo pronti a portare ancora una volta la nostra testimonianza”. Questa è la terza spedizione della Freedom Flottilla verso Gaza “e da allora le condizioni dei palestinesi a Gaza sono peggiorate notevolmente” ricorda Hammervold. La tappa napoletana sarà anche l’ultima per imbarcare gli ultimi due attivisti che possono salire a bordo, visto che la capienza della barca è di 17 persone. Alberto, un pacifista milanese, è seduto a terra sul molo, in attesa di sapere se potà imbarcarsi. “Lo decideremo – spiega – democraticamente domani tutti insieme. A me piacerebbe molto tornare sulla rotta verso Gaza. Ero già a bordo di una delle 13 navi lo scorso anno e fu molto frustrante rimanere bloccati in Grecia, perché Israele aveva allargato fino a lì le sue acque territoriali nel silenzio della comunità internazionale”. Alberto deve battere la ‘concorrenza’ di due attivisti italiani della rete Eco, “Ebrei contro l’Occupazione”, che arriveranno domani a Napoli. E domani al veliero Estelle arriverà anche l’appoggio istituzionale del Comune di Napoli, con il sindaco Luigi De Magistris che andrà al molo a salutare gli attivisti. Ma già oggi l’attracco è stato accolto da circa 100 ragazzi festanti: “potevamo essere molti di più ma per motivi di sicurezza ci hanno dato un numero di accessi limitati al molo” racconta Fortuna, una delle attiviste napoletane. Lei ha partecipato anche alla raccolta dei 1.800 euro necessari per acquistare un’ancora che sarà imbarcata sull’Estelle. “L’anno prossimo – spiega – il viaggio sarà al contrario: stanno costruendo una nave a Gaza che partirà da lì per portare la testimonianza del blocco a tutta Europa”. Ma la solidarietà si allarga anche a Salerno, da dove arriva una piccola barca che dovrebbe essere donata a una scuola nautica per i ragazzi palestinesi di Gaza. L’Estelle resterà a Napoli fino al 6 ottobre: in questi tre giorni ci saranno concerti, visite di attivisti e la proiezione di “Stay Human” il documentario dedicato all’attivista italiano Vittorio Arrigoni ucciso a Gaza: il programma è su freedomflotilla.it.

 

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