Le autorita’ tunisine hanno chiesto la pena di morte per alcuni dei manifestanti che il 14 settembre scorso hanno attaccato l’ambasciata statunitense a Tunisi, sulla scia delle proteste contro il video ‘blasfemo’ sul profeta Maometto esplose in molti paesi musulmani.

Lo hanno annunciato Anouar Ouled Ali e Mondher Charni, due degli avvocati difensori degli arrestati, spiegando che la pena capitale e’ stata richiesta per un numero per ora imprecisato degli 87 arrestati. Le accuse loro rivolte comprendono l’attacco alla sicurezza nazionale. Il 14 settembre migliaia di manifestanti hanno attaccato l’ambasciata americana a Tunisi, rimuovendo la bandiera a stelle e strisce e incendiandola e dando alle fiamme alcuni edifici. La polizia, intervenuta per disperdere la protesta, ha usato proiettili e gas lacrimogeni. Il bilancio e’ di quattro manifestanti uccisi e molti altri feriti. Il governo, guidato dal partito islamico en-Nahda, ha condannato l’accaduto e ha prorogato lo stato d’emergenza proclamato a gennaio 2011, in occasione della rivolta contro l’ex presidente Zine el-Abidine Ben Ali.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui