“Adesso si è presa la strada giusta”. E’ lapidario Giorgio Napolitano nel bocciare la scelta del Governo Berlusconi di concentrarsi sulla costruzioni di edifici d’emergenza all’esterno della città, le cosiddette ‘new town’. “Bisogna ricostruire la città e oggi ci sono prospettive serie”, conferma ai giornalisti all’arrivo all’Aquila dove ha inaugurato il nuovo auditorium ideato da Renzo Piano. Applausi e curiosità della gente all’arrivo del capo dello Stato.

E grande entusiasmo anche per Roberto Benigni. Il comico é ‘spuntato’ improvvisamente da un vicolo nei pressi del forte spagnolo, nelle cui vicinanze è stato collocato l’auditorium – interamente in legno e smontabile. Circondato da un’ala di folla ed accompagnato dalle telecamere, Benigni si è stretto la moglie Nicoletta Braschi e non si è sottratto dal calore della gente. “L’Aquila è bellissima, va ricostruita. Mi comprerei una casa qui”, ha detto guadagnando faticosamente l’entrata della struttura. Ma se un po’ di buonumore non guasta, il presidente della Republica si è mostrato serissimo confermando subito che ci sono “nuovi finanziamenti decisi” dal Governo per ridare vita al centro del capoluogo abruzzese. “Ho ricevuto dal ministro Barca elementi concreti sui lavori in corso e sui finanziamenti decisi ed anche sulla ricostruzione privata. E dovrebbero scattare – ha aggiunto – nuovi contributi entro fine anno”. Fin qui i dati. Che preludono a una svolta, confermata dal presidente della Repubblica: ora si pensa davvero a recuperare il centro storico della città, che si presenta ancora profondamente ferita, quasi come poche settimane dopo le scosse. “Le prospettive sono serie – ha premesso Napolitano – ed è tempo di pensare di ricostruire la città , al di là di precedenti esperienze che puntavano piuttosto a costruire fuori dalla città. Qui – aggiunge senza mai pronunciare la parola ‘new town’ che riporta all’epoca Bertolaso – siamo dentro. Adesso si è presa la strada giusta”. Ricevuto da Renzo Piano all’entrata dell’auditorium, Napolitano ha poi ascoltato il concerto diretto dal maestro Abbado. Appuntamento esclusivo per soli 230 fortunati, tutti ad invito. Con la speranza che presto a L’Aquila possa davvero cambiare musica.

 

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