SAN NICOLA LA STRADA – Le dichiarazioni del sindaco Pasquale Delli Paoli, circa l’azzeramento della giunta del 4 luglio scorso e la nomina del nuovo esecutivo mantenendo, però, gli stessi assessori e delegati, hanno, come era prevedibile, scatenato un mare di polemiche.
“Premesso che noi non abbiamo mai chiesto incarichi” – ha affermato Francesco Basile, coordinatore cittadino di Fli e della lista civica “Intesa Democratica”, commentando le dichiarazioni del primo cittadino – “come ostinatamente qualcuno si ostina a pensare, ma solo di non tradire il programma a cui abbiamo dato il nostro sostegno, Secondo la nostra opinione è stata solo una autentica farsa. Non abbiamo mai avuto il minimo dubbio” – rincara la dose Basile – “che le “dimissioni” degli assessori fossero solo l’ennesimo episodio teso a sottolineare le divisioni in cui si dibatte questa ex-maggioranza, di fatto solo consiliare, declassata ormai nella realtà territoriale, che procede a fari spenti dopo appena un anno e più di vita, senza una reale linea guida. Ne sono testimoni” – ha aggiunto a nome di Fli, Intesa Democratica e Grande Sud – “ la redazione di un bilancio di previsione 2012 che definire senza capo ne coda è un eufemismo, così come i gravi ritardi nella consegna ai cittadini delle strutture pubbliche, la scarsa trasparenza in alcune assegnazioni, sottolineata dalla infastidita ritrosia, se non reticenza, a mettere a disposizione dei partiti e dei cittadini in genere, delle documentazioni inerenti, pur correttamente richieste. Ci chiediamo e chiediamo al Sindaco” – prosegue – “quale ragione esiste per questo “balletto delle deleghe”, quando eventuali accorpamenti ed omogeneizzazioni, possono essere effettuate senza azzeramento, che laddove sia serio e nell’interesse della comunità, deve produrre dei cambiamenti sostanziali. In che modo decideranno adesso, con l’estrazione a sorte, una riffa insomma, …. oppure come? Se invece l’azzeramento è stato dettato dai famosi rendiconti a cui erano dovuti gli assessori, che il sindaco ha sbandierato ai quattro venti nell’ambito della gestione “aziendale”, se qualcuno non ha raggiunto “la sufficienza”, che senso ha” – ha concluso – “assegnarlo ad altro incarico, nella speranza che faccia meglio. ?”. Ma anche nella stessa maggioranza ci sono voci dissidenti riguardo proprio al fatto che il sindaco non vuole cambiare nessun assessore. “E’’ sotto gli occhi” – ha affermato il consigliere Raffaele della Peruta, delegato del sindaco per le “Politiche Giovanili, del Lavoro ed Informagiovani” – “di tutti che alcune deleghe per questo primo anno di governo della città non hanno prodotto grandi cose, è giusta la revisione delle deleghe ma non può decidere unicamente il sindaco se gli assessori rimarranno quelli attuali. non dimentichiamoci che l’approvazione del bilancio di previsione non ha visto la maggioranza compatta nella votazione (ad esempio era assente il consigliere Enrico Nuzzi della lista Insieme), oltreché è noto che ci sono gruppi come quello misto formato da due componenti che non hanno rappresentanti in giunta. A tutto questo si aggiungono le voci di diversi passaggi di casacca. Tutto ciò provocherà inevitabilmente un rimpasto generale del quale non può impositivamente decidere il primo cittadino” – ha proseguito della Peruta – “senza aver discusso ampiamente con la squadra di maggioranza. Per tali motivazioni non mi sentirei convinto, al suo posto, di poter dire che gli assessori resteranno quelli attuali in quanto tale fattispecie astratta potrà concretizzarsi solo con l’ok di tutta la squadra di governo. Se questa unione di intenti, ovvero anche quella di cambiare qualche componente in giunta, non sarà pienamente consolidata credo che ci saranno seri problemi per il mantenimento di una piena maggioranza”.
Nunzio De Pinto