Attiravano ignari venditori nei campi nomadi di Rezzato e di Desenzano del Garda, nel Bresciano, promettendo di comprare le automobili, dopodiche’ se ne impossessavano. Operava cosi’ la banda di rom arrestata oggi all’alba dai carabinieri della Compagnia di Brescia.
La banda contattava le vittime o telefonicamente, fingendosi interessata alla vendita di ricambi d’auto, o rispondendo ad annunci messi dalle vittime stesse su internet per la vendita di veicoli privati. Nell’operazione sono stati impegnati cinquanta militari, supportati da unita’ cinofile e da un elicottero dell’Elinucleo di Bergamo. L’operazione, denominata ”Camafame”, nome del campo nomadi di Rezzato gia’ noto alle cronache, prevede quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone, tutte rom, responsabili, a vario titolo, di estorsioni e furti commessi nella Provincia di Brescia ed in varie localita’ del Nord Italia. I provvedimenti riguardano episodi di estorsioni e furti, avvenuti tra aprile 2011 e giugno 2012. Le indagini sono partite da alcune denunce presentate ai carabinieri di Rezzato. Due le modalita’ utilizzate dalla banca: la vittima veniva contattata telefonicamente, proponendo l’acquisto di vari treni di gomme a prezzi estremamente vantaggiosi, giustificando il basso valore come conseguenza del fallimento di rivenditori; la vittima pubblicava un annuncio, normalmente su siti Internet, per vendere un’autovettura o un camper e, dopo un iniziale contatto, la stessa veniva incontrata in un luogo prefissato. La Guardia di Finanza di Brescia ha sequestrato il maltolto: con questa attivita’, gli arrestati, tutti con precedenti specifici, nel periodo febbraio 2011-giugno 2012 hanno guadagnato circa 150mila euro. I particolari dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa che si terra’ alle 11.30 al Comando Provinciale dei carabinieri di Brescia.