Gli studenti italiani scendono in piazza in 90 città italiane per ‘difendere il proprio futuro”. La giornata di mobilitazione nazionale del 12 ottobre è stata lanciata dall’Unione degli studenti quest’estate, per manifestare contro la svendita della scuola pubblica e la distruzione dell’università,

ha avuto una grande diffusione e preannuncia l’apertura di un autunno di mobilitazione intenso”. Si è concluso senza incidenti il corteo degli studenti a Roma, che oggi hanno sfilato bloccando il traffico in diversi punti della città. Dopo aver lanciato carote contro la sede del Ministero della Pubblica istruzione in viale Trastevere, presidiato da un cordone delle forze dell’ordine, i giovani hanno sciolto la manifestazione. L’appuntamento è per il 27 ottobre sempre a Roma per un nuovo corteo organizzato dal comitato ‘No Monti day’. ‘Siamo in diecimila’, dicono gli organizzatori, i manifestanti a Roma. Il corteo degli studenti, soprattutto ragazzi dei licei e le scuole superiori, è partito da piazza della Repubblica incrociandosi con i manifestanti della Cgil. I ragazzi sfilano con le carote in pugno, “simbolo dell’inutile presente”. “Abbiamo portato delle carote in piazza per ribadire al ministro Profumo – hanno spiegato gli studenti – che le nostre scuole e le nostre università in questi anni hanno visto solamente il bastone, ma che di qualche carota presentataci come fosse un regalo, noi non ne abbiamo bisogno. Questi ortaggi glieli riportiamo”. “La scuola non è in vendita. Risorse – stop Aprea – diritto allo studio”. Hanno strappato le bandiere dell’Unione Europea mentre sfilavano a via Cavour. Così al corteo di Roma, gli studenti aderenti al Fronte della Gioventù Comunista hanno manifestato la protesta contro le politiche della Ue.

 

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