ORTA DI ATELLA – Durissimo documento del circolo cittadino del Partito Democratico contro l’amministrazione comunale guidata da Angelo Brancaccio che, a detta dei democratici, sarebbe ormai di fronte ad un imminente scioglimento. “Secondo Aristotele, la forma è ciò che rende l’essenza stessa delle cose. La sostanza, senza forma, dunque, non esiste! Partiamo da questo concetto per capire come il ritratto che di se stessi hanno fatto il Sindaco e la sua “nota dozzina” con le lettere al Prefetto di Caserta ed alla cittadinanza (ma soprattutto con l’ultimo comunicato), è la prova evidente di quanto geniale e veritiero sia il concetto del pensatore greco.

Volete sapere perché? Perché i consiglieri della maggioranza scrivono, esattamente, come parlano. Parlano male, e scrivono peggio, in una forma tutta loro e che… appunto non ha sostanza! Ciò potrebbe pure passare, visto che la colpa è di chi doveva insegnare loro a farlo. Peggio, ancora, è che non pensano prima di parlare e, quindi, prima di scrivere. Questo è un loro limite. Sono cresciuti così! E in questo trovano compagnia, pronta ad essere servilmente solidale. E cosa ancor più triste è che fra loro c’è chi, addirittura, dovrebbe, per professione, insegnare a scrivere, a parlare e, quindi, a pensare. Ma è più difficile pensare, valutare, essere liberi che far parte di un gregge, con un unico “belato”. In queste loro “letterine lamentose” o di pronto soccorso “alla lesa maestà” dicono, o meglio vorrebbero dire, che si sentono coperti da una valanga di letame con cui staremmo ad infangare il loro “buon nome”. Per la verità, ad infangarsi ci riescono benissimo da soli; non hanno bisogno di aiuto. Sono, quasi, “autosufficienti”. La prova evidente son proprio le uscite ultime, dove appare nella sua pienezza non tanto il sentimento di fedeltà o di lealtà al sindaco, ma un vero e proprio atto di sottomissione che denota tutta la desolante “non-personalità” che li distingue. Ai cittadini, il PD vuole spiegare, invece, che le questioni che ha sollevato sono serie, preoccupanti e che, soprattutto, sono la logica conseguenza di un’attenta valutazione di fatti che TUTTI conoscono. Un minimo di buon senso sarebbe riconoscere i danni causati. È inutile nasconderli! Fatti che non si risolvono con l’ennesima spirale di arroganza nei confronti degli avversari, in special modo nei confronti dei consiglieri PD. Anzi, il livore e le ingiurie tradiscono, soltanto, la natura intollerante e autoritaria di una “maggioranza” che agli argomenti risponde con l’improperio e l’odio. L’ingiuria e la prevaricazione sono la prerogativa dei deboli e di chi, consapevolmente in colpa, aggredisce, non avendo nel suo DNA il confronto democratico. Cambiare nella vita, se si segue un’idea e un valore, può anche avvenire ma quando si cambiano tutte le “stazioni politiche” esistenti, significa che geneticamente c’è un solo valore da raggiungere: la ricerca della POLTRONA! Altro che terrorismo! Appunto, ci si chiede: “terrorista” può essere considerato chi detiene il potere per oltre un ventennio, pensando solo ed esclusivamente all’arricchimento personale, affamando un’intera popolazione e con l’arma del peggiore servilismo e clientelismo ne pregiudica sensibilmente il tessuto sociale, ambientale e culturale, oppure chi (come il PD), con il metodo democratico della politica, cerca di portare il paese alla normalità? È una differenza abissale che distingue il PD dal “capo del paese” e dai suoi solleciti “portatori” di solidarietà! E poi che grande contraddizione! Mentre il “leader maximo” chiede l’intervento della Commissione di accesso (è divenuta una prerogativa del Sindaco?), la “maggioranza” ammette, candidamente, che la Prefettura già vaglia costantemente tutti gli atti amministrativi, confermando che, di fatto, c’è già un continuo accesso agli atti. Allora, quando a breve si insedierà, la commissione erediterà un lavoro già avviato dall’Organo Provinciale di Governo! È normale che un’amministrazione ricada sempre per sua stessa colpa? Ora, non vogliamo ricordare ancora la legittima iniziativa intrapresa dai nove parlamentari del PD che bene, anzi benissimo, conoscono le vicende di Orta di Atella, anche perché siamo balzati agli onori della cronaca nazionale per vicende poco gratificanti non per merito nostro (o dei parlamentari PD) ma, evidentemente, per “demeriti operativi e gestionali” di qualcun altro. Questa amministrazione non si affanni, quindi, ad argomentare con grettezza politica, supportata da un’evidente chiusura mentale. Il PD evidenzia i fatti! E i fatti, dicono, con tanto di documento del Ministero dell’Interno, che il comune di Orta di Atella è costantemente monitorato dalla Prefettura e dalla Procura e che si sta valutando le iniziative da intraprendere (in base agli articoli di legge che prevedono lo scioglimento). Sono affermazioni chiare, anzi chiarissime. Non c’è nulla da interpretare come “elemento dubitativo”, caro sindaco. Sono fatti e, quindi, certezze! Volendo veramente bene al nostro paese, vogliamo sperare, così, di essere stati capaci da far comprendere ai cittadini tutti (esclusa la “informe dozzina” e i “solidali servili” che non accettano l’evidenza dei fatti), la motivazione per cui restiamo fermi e decisi nell’invitare la giunta ad andare a casa: eviterebbero al paese un’altra vergogna! Ciò, soprattutto, non per vantaggi politici ma perché, con la testardaggine di questa pseudo maggioranza, gli unici a ritrovarsi nel fango saranno i cittadini di Orta di Atella: E anche questo non per colpa nostra! Il PD farà di tutto per portare il paese fuori da questa imbarazzante situazione”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui