ORTA DI ATELLA – «La legalità e la trasparenza sono concetti che non si declamano, ma si praticano». Commenta così il sindaco di Orta di Atella Angelo Brancaccio il rinnovo non obbligatorio della convenzione tra Comune e la stazione unica appaltante.
«Non c’è stato un solo giorno di discontinuità nella gestione degli appalti pubblici perché riteniamo che la stazione unica sia uno strumento fondamentale per il rispetto della legalità e della trasparenza – ha detto – ad Orta di Atella, infatti, la convenzione vecchia è scaduta il 30 settembre, mentre quella nuova è partita il primo ottobre con una continuità perfetta». Brancaccio si sofferma sul discorso della legalità e sottolinea come sia più utile attuare misure concrete che legarsi a slogan. «In provincia di Caserta, purtroppo esistono due modi di intendere la legalità, quello di coloro che la sbandierano, la mistificano, puntano l’indice, creano mostri, sobillano la folla, indossano i panni dei paladini senza mai scendere in battaglia – sottolinea Brancaccio – e quello in cui ci rivediamo noi della maggioranza del Comune di Orta di Atella che è fatto di praticità, di atti concreti, di risposte per la collettività. I tanti Savonarola che strombazzano messaggi di legalità, nel momento in cui hanno avuto l’occasione di dare un segnale concreto, hanno sfruttato a proprio uso e consumo uno degli elementi più beceri previsti dal nostro ordinamento, la burocrazia. Hanno dilatato i tempi di proroga della convenzione, facendo passare l’approvazione per il consiglio comunale. E’ sufficiente un semplice atto di giunta che ci ha permesso di dare continuità ad un presidio di legalità come la stazione unica appaltante. Poche chiacchiere, zero proclami, ma come al solito risultati concreti. E’ questa la legalità in cui il sindaco Brancaccio e la maggioranza di Orta di Atella credono».