SAN FELICE A CANCELLO – I lavori nella piazza di Cancello sono innanzitutto una spesa pubblica. E non da poco. Insieme alla sistemazione del verde della Piazza Giovanni XXIII di San Felice, valgono – secondo l’Ufficio Tecnico Comunale – ben 158 mila euro.

Il PD si dichiara pronto ad un confronto sull’opportunità di accendere un mutuo di tale entità, che ricadrà sui cittadini di San Felice a Cancello: tutto ciò avviene per il rifacimento di piazze, mentre contemporaneamente si incrementano tasse ed imposte ai cittadini di San Felice e nulla si fa per le migliaia di disoccupati o per la crisi che attanaglia quel poco di settore commerciale esistente sul territorio. Inoltre è diritto di ognuno di noi – cioè di chi paga quest’opera – poter esprimere la propria idea in base alle norme che il legislatore ha posto a garanzia della democrazia;  è dovere di ogni gruppo ed ancora più dei rappresentanti politici controllare, raccogliere le opinioni di parte della popolazione e proporre miglioramenti.

È in quest’ottica che il Circolo del PD ha sollevato il tema dell’organizzazione dei lavori e l’impatto che essi hanno determinato sulla vivibilità della frazione Cancello, dove buona parte della popolazione avrebbe preferito essere preavvertita dell’inizio e delle modalità dei lavori; che fossero stati individuati e comunicati dei percorsi e dei parcheggi alternativi e che fossero stati previste delle specifiche disposizioni di traffico rivolte ad impedire – almeno per la durata dei lavori – il parcheggio lungo le direttrici principali ed – infine – che a tutto ciò fossero previsti dei presidi  – con personale della polizia comunale e della protezione civile – almeno durante gli orari di punta. Forse si sarebbe potuto pubblicizzare il progetto, invitare tutte le associazioni e tutti i partiti in qualche riunione o dibattito, valutare anche i progetti di altri (anche il nostro). Oltretutto se è previsto nel futuro lo spostamento del distributore di carburanti di Cancello e considerato che vi sono in quella piazza ancora due strutture prefabbricate inutilizzate da tempo, una pausa di riflessione avrebbe consentito di fare un lavoro più duraturo e quindi meno dispendioso. È ragionevole accelerare sui rifacimenti delle piazze senza aver chiarito la visione complessiva del sistema urbanistico e viario che si vuole sviluppare e senza un confronto profondo, sistematico e plurale su questo?

Dobbiamo ricordare che siamo in democrazia e quindi è giusto che vi siano opinioni differenti e poichè non siamo più in campagna elettorale dobbiamo tutti onorare le promesse (l’amministrazione) e gli impegni (i partiti, come noi). Noi lo facciamo e continueremo a farlo.

Poco importa se abbiamo “perso” una partita (anche i cittadini ne hanno perso una, perché i dati sulla qualità dell’aria della centralina di via Polvica non sono più disponibili come prima). Invece è pura illusione pensare di poter fare quello che si vuole avendo “vinto” una partita, perchè il mondo va avanti senza mai fermarsi, le cose un po’ per volta cambiano (e così pure le opinioni della gente) ed il campionato continua. Certo, ci sono schieramenti più forti ed altri più deboli, ma noi non rinunceremo a scendere in campo e giocarci tutte le partite: a noi interessa esprimere le nostre potenzialità, giocare a tutto campo, sudare e non mollare mai, senza fare combine, senza ingraziarsi arbitraggi accomodanti, senza falli maligni e cattivi, per non deludere i tifosi-elettori, anche se si dovesse perdere ancora. É molto strano, per un assessore allo sport, non sapere che si continua a giocare o magari sperare che l’avversario non si impegni e che lasci la porta sguarnita per far segnare…

Noi chiediamo che ci sia sempre trasparenza!

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