SANTA MARIA CAPUA VETERE – Il Comune di Santa Maria Capua Vetere ha aderito alla neonata “Associazione nazionale delle Comunità verso Rifiuti Zero”, costituita a Capannori (in provincia di Lucca) con la partecipazione di 107 enti locali italiani.
L’assessore all’Ambiente Donato Di Rienzo, infatti, ha partecipato nella città toscana alla riunione costitutiva del sodalizio che si pone l’obiettivo ambizioso di “liberarsi dei rifiuti entro il 2020”. La presenza dell’esponente della giunta guidata dal sindaco Di Muro nasce dalla delibera, adottata dall’esecutivo di Palazzo Lucarelli già nel 2011, con la quale si aderisce alla rete di Comuni “Zero Waste 2020”. Le parole d’ordine degli amministratori locali riunitisi a Capannori sono: differenziazione, riuso, riciclo.
“La città di Santa Maria Capua Vetere – dichiara Di Rienzo – si sta muovendo nella direzione indicata dalle più moderne politiche ambientali, che dettano la priorità della riduzione dei rifiuti attraverso comportamenti virtuosi già tra le mura domestiche. E’ fondamentale, in questa prospettiva, raggiungere i massimi livelli di separazione dei rifiuti in casa”.
L’assessore Di Rienzo ha anche incontrato nei giorni scorsi il professore Federico Paolini, ricercatore di storia contemporanea al dipartimento di lettere della Seconda Università, esperto di storia dell’ambiente e dei trasporti e coordinatore dell’Osservatorio delle politiche ambientali istituito proprio presso la sede accademica di Santa Maria Capua Vetere.
L’Osservatorio ha come obiettivo quello di creare una rete di studiosi italiani e internazionali che si occupano di tematiche ambientali e, particolarmente, della storia dell’ambiente.
“La nostra – spiega ancora Di Rienzo – è l’unica città italiana a vantare un organismo di ricerca così prestigioso in materia. L’amministrazione comunale e l’Osservatorio della Sun hanno pertanto avviato una collaborazione che certamente sarà proficua e che porterà, nel corso del 2013, una serie di appuntamenti di elevato spessore scientifico a Santa Maria Capua Vetere, con la partecipazione di studiosi e ricercatori provenienti da tutto il mondo”.