I finanzieri del Nucleo Sommozzatori della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Bari sono intervenuti a circa 2 miglia al largo del porto di Mola di Bari, a seguito della segnalazione inoltrata, giorni fa, da un’associazione di esperti di immersioni subacquee riguardante la probabile presenza di un residuato bellico.

I subacquei, con l’ausilio di unita’ navali e delle attrezzature speciali in dotazione, hanno rinvenuto sul fondo marino adagiata a circa 20 metri di profondita’, una mina presumibilmente risalente alla Seconda guerra mondiale. Sono state quindi avviate le procedure di sicurezza e nella giornata di ieri, sono intervenuti sul posto gli specialisti subacquei del Nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi della Marina Militare di Taranto, che coadiuvati dai sommozzatori della Guardia di Finanza, hanno bonificato l’area e distrutto il residuato bellico mediante brillamento con l’utilizzo di mini-cariche esplosive, sempre nella zona del rinvenimento. L’ordigno e’ risultato essere una mina d’ormeggio a contatto, antinave/sommergibile, tipo P.200, di forma sferica, con nove urtanti e del diametro di circa 1,2 metri, della capacita’ potenziale di circa 200 chilogrammi di esplosivo/tritolo, e risalente alla seconda guerra mondiale. I militari hanno sottratto il grosso quantitativo di esplosivo da un possibile utilizzo illecito da parte di malviventi, ad esempio dei pescatori di frodo.

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