MONDRAGNONE – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Futuro e Libertà sull’Appia Antica rinvenuta durante i lavoro di metanizzazione: “Continuano imperterriti i lavori di metanizzazione nonostante l’importantissimo ritrovamento di un tratto dell’antica via Appia. L’urbanizzazione farà il suo corso e prevarrà sul rinvenimento di un pezzo della nostra storia.
Unica, magra consolazione è la garanzia, da parte dei componenti della Soprintendenza per i beni archeologici, che i lavori verranno svolti con la massima cura e con il massimo rispetto nei confronti dei reperti rinvenuti, infatti saranno modificati lievemente i lavori in modo da affiancare il tratto di strada antico, il quale sarà poi by-passato con un raccordo rialzato di qualche decina di centimetri oltre il basolato. Tutto ciò sarà poi ricoperto con cura da materiale idoneo (telo di tessuto non tessuto e strato di ghiaia) per un corretto mantenimento di queste antichissime pietre. Il rammarico più grande é che ancora una volta la nostra terra ci offre una naturale risorsa, oltre la posizione geografica che ci garantisce un clima ed un mare come pochi altri paesi, e che non siamo in grado di sfruttare! Tutto ciò é dovuto, prima di tutto, alla mancanza di fondi, ed in secondo luogo, al miopismo dei vari amministratori cittadini che si sono succeduti nel corso degli anni che non hanno colto la grande risorsa storica che Mondragone ci offre e che avrebbe potuto risollevare l’economia e l’immagine della città stessa. Una soluzione al primo problema, quello della mancanza di fondi, potrebbe essere la riapertura dei parchi archeologici esistenti, non tenendoli come ricettacolo di immondizia o come terreni per la crescita di nuova vegetazione, facendo in modo di poter rinvigorire le casse del reparto archeologico in modo da poter lavorare sulle nostre zone e cercare di riportare alla luce tutto ciò che è stato fatto sul nostro territorio dai nostri avi. Ma come al solito qui a Mondragone , ci stendiamo un “telo” pietoso ed andiamo avanti! Futuro e libertà chiede un pronto intervento a tutti gli organi competenti sia locali che nazionali al fine di riportare alla luce tutti i nostri tesori in modo da ampliare il già esistente Parco Archeologico dell’Appia Antica”.