CASERTA – Ritorna al Teatro Civico 14 di Caserta la Rassegna ad ingresso gratuito Sciapò | Al Civico col Cappello ideata da Domenico Santo. In scena, il 26 ottobre, il primo dei sette appuntamenti concepiti nell’ottica di valorizzare lo scambio tra l’artista che ‘si dona’ allo spettatore e il pubblico che, attraverso un’offerta libera, mostra il suo ringraziamento per l’esibizione. Ad inaugurare la Rassegna, inclusa nella Stagione 2012/2013, la produzione della Compagnia Mutamenti VIOLA (io ti amavo) tratta dal romanzo “Un uomo perbene” di Claudio Camarca.

Scritto e interpretato da Antimo Navarra e diretto da Ilaria Delli Paoli, lo spettacolo ritorna al Civico venerdì 26 ottobre 2012 [ore 21,00] dopo il successo riscosso nella scorsa Stagione. Nei panni di un avvocato affermato, cordiale, protagonista di un’apparente condotta di vita normale, Navarra porta a teatro il dramma della pedofilia, l’orribile lato oscuro di un uomo avvolto nel suo inconfessabile segreto. Concepita come operazione di denuncia, volta a valorizzare gli aspetti più crudi ed emozionali della tematica trattata, la pièce si mostra adatta ad un pubblico adulto.

 

“Per chi riesce ad arrivare fino alla fine del libro di Claudio Camarca ‘Un uomo perbene’ che tratta la storia vera di un pedofilo, un avvocato di successo, insospettabile, con una vita classica e senza apparenti ombre, la sensazione che si prova è un misto tra angoscia, vergogna e impotenza di fronte a tutto l’orrore di cui si parla. La reazione istintiva è quella di chiudere il libro e dimenticare tutto. E invece la nostra reazione, ragionata a lungo, è stata quella di creare VIOLA (io ti amavo), per denunciare la facilità con la quale quest’uomo (un uomo qualsiasi) distrugge la vita di numerose bambine, passando inosservato, per usare le sue stesse parole ‘io sono invisibile, uno dei tanti nella folla’.

“Metter su uno spettacolo – spiega Ilaria Delli Paoli-  che trattasse proprio la vita di quest’uomo è stato necessario, perché tutti dovevano sapere. L’orco può essere ovunque, dappertutto. Oggi i social network, internet a portata di mano di tutti e in qualsiasi momento con gli smartphone, sono anche un pericolo. Non solo perché ammazzano la vita sociale, ma perché permettono a chiunque, bambini compresi, di avere una vita virtuale, il più delle volte con nomi falsi o età false, e di mettersi in contatto con qualcuno dall’altra parte dello schermo che non sempre può essere chi dice di essere. Questo fa maledettamente paura. E decidere di rappresentare tutto questo non è stato facile, soprattutto perché pensavo a quello che mi avrebbero detto, ai perché che mi avrebbero posto. Io sto dando voce ad un pedofilo, in questo spettacolo. E sia chiaro, lo faccio per denuncia, per dimostrare che quello di cui oggi si deve avere paura è ben altro. E’ uno spettacolo sicuramente non adatto ai minori e a persone particolarmente sensibili”.

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