Era un giro di estorsioni, gioco d’azzardo, prostituzione e stupefacenti quello gestito da 6 cittadini cinesi in danno di connazionali sgominato dalla Squadra Mobile, diretta da Vittorio Rizzi, della Questura di Roma. Per ”convincere” le vittime a pagare somme che variavano da 6000 a 10.000 euro, dopo aver consumato cene all’interno dei ristoranti ”taglieggiati” in alcuni episodi iniziavano a danneggiare mobili ed ogni altra dotazione delle attivita’ commerciali, in alcuni casi, anche con l’utilizzo di armi.
Per tutti e sei sono scattate le manette in esecuzione dei provvedimenti restrittivi disposti dall’Autorita’ Giudiziari a conclusione di un’indagine durata circa due anni. Minacce e danneggiamenti delle attivita’ commerciali come metodi estorsivi, e prestiti con tassi usurai per alimentare la ”febbre del gioco” illegale, erano tra i principali business del gruppo. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nell’ambito di una conferenza stampa che si terra’ alle ore 11.30 presso la sala Prisco Palumbo della Questura di Roma.