NAPOLI – “Il 30 ottobre andiamo a Roma come portatori degli interessi dei napoletani. Perché è la città che vuole che si sblocchi la situazione economica perché questo significa soldi ai cantieri, agli imprenditori, lavoro, lotta alla camorra. Chi si sfila da questa iniziativa secondo me è contro gli interessi della città”. Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi De Magistris a proposito delle polemiche politiche che stanno portando una parte delle forze politiche a negare la propria partecipazione al consiglio comunale simbolico in programma il 30 ottobre in Piazza Montecitorio a Roma. “Io capisco – ha detto De Magistris – che chi appoggia il governo Monti può avere un momento di difficoltà, ma noi non stiamo andando a fare l’occupazione di Palazzo Chigi.
Chi non partecipa la mette sempre sul solito piano della polemica politica, mentre bisogna guardare avanti e fare gli interessi città, manifestando contro un decreto che ammazza i Comuni, non solo quello di Napoli”. A proposito delle polemiche sul consiglio comunale di Napoli indetto a Roma per protestare contro il decreto salva-Comuni, De Magistris ha ricordato che “non ho dciso io l’iniziativa, ma io e la giunta siamo stati destinatari di un ordine del giorno firmato all’unanimità da tutti i gruppi politici che chiedevano al sindaco e all’amministrazione di fare un’iniziativa importante”. “La decisione di andare a Roma – ha aggiunto – non è stata presa da me ma dalla conferenza dei capigruppo di maggioranza e di opposizione che hanno deciso di fare un’iniziativa del consiglio Comunale a Monteciutorio e mi hanno chiesto se fossi d’accordo. A quello ho risposto di sì e, anzi, ho applaudito a questa iniziativa”. “Poi è chiaro – ha spiegato De Magistris – che questa vicenda ha creato delle tensioni ma io credo che vada incanalata nelle giusta direzione: non è un consiglio comunale formale, perché ci vorrebbe troppo personale e costerebbe troppo, è un consiglio che simbolicamente si riunisce a Montecitororio, non é una manifestazione né un comizio. La giunta si autofinanzia, paghiamo noi tutta l’organizzazione e i consiglieri comunali che vengon rinunciano al gettone”. De Magistris ha poi affermato di aver ricevuto già le prime risposte dai rappresentanti istituzionali a cui ha scritto alcuni giorni fa: “Abbiamo chiesto – ha detto – sepratatamente al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, ai presidenti Fini e Schifani e ai segretari nazionali dei partiti, di ricerveci. Stanno arrivando le risposte e ci prepariamo a una giornata di lavoro intenso nell’interesse della città”.