Denise Pipitone sarebbe scomparsa tra le 11,33 e le 11,45 del primo settembre 2004. A ‘cristallizzare’ l’orario con una forbice di 12 minuti e’ stato l’investigatore privato Espedito Marinaro, teste del pubblico ministero Sabrina Carmazzi, che ha deposto davanti al Tribunale di Marsala nel processo a Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise e imputata di concorso in sequestro di persona.

L’ investigatore ha stabilito la presunta ora della scomparsa confrontando alcune testimonianze con l’ora esatta dell’emissione di due scontrini fiscali. La nonna di Denise ha dichiarato di aver visto la piccola alle 11,33; due cugine di Denise, che abitano nello stesso stabile, in via La Bruna, hanno detto di non aver trovato la cugina al loro ritorno a casa, dopo aver effettuato un acquisto alla ”Chicco”. L’acquisto e’ stato compiuto alle 11,39 (l’ora e’ stata fissata tenendo conto dell’errore tra l’orario effettivo e quello riportato nello scontrino fiscale); per coprire la distanza tra il negozio e l’abitazione si impiegano poco piu’ di 5 minuti. In questo lasso di tempo (tra le 11,33 e le 11,45), dall’esame delle celle della telefonia mobile risulta che Jessica Pulizzi si trovava nei pressi della zona dove e’ scomparsa Denise. L’imputata ha detto che si era recata – poco prima di quell’ora – in un laboratorio di analisi cliniche, ma in dibattimento, al momento, non c’e’ stato riscontro.

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