PIEDIMONTE MATESE – Congresso subito. “Non si può più  tollerare  che a Piedimonte Matese il  PDL sia ormai ridotto ad un partito fantasma e sia privo di una vera identità  a causa dell’inerzia di chi lo ha  mal coordinato fino ad ora”.  Sono parole del consigliere di minoranza PDL, Gerardo De Rosa. L’elezione di Antonio Orsi al coordinamento provinciale , il riavvicinamento del consigliere comunale Nicola De Girolamo(eletto nella lista di maggioranza di Piedimonte Democratica) hanno ridestato gli spiriti di partito.

“In un  momento così complicato per la politica,  in cui la classe  politica viene guardata con diffidenza e  si avverte  un forte  distacco dalle istituzioni,  con il sopravvento di un forte sentimento di antipolitica,  credo sia necessario infondere fiducia e serenità all’ambiente politico che si identifica nel  PDL e che sia  giunto il momento di mettere fine alla paradossale situazione di inerzia  determinatasi a Piedimonte Matese a causa di  atteggiamenti e scelte politiche,  a dire poco discutibili,  dell’attuale coordinatore cittadino( non citato, l’avvocato Biagio Molitierno, vicino alle posizioni del presidente del consiglio regionale Paolo Romano eletto  coordinatore nel lontano 2008 ndr).

 

Non si può accettare che un coordinatore cittadino sia per lunghi periodi completamente assente dalla scena politica  e che non intraprenda  iniziative politiche di alcun genere” tuona e dà ora la carica (il tesseramento si è concluso un anno fa ndr)

Non è accettabile  che  un coordinatore cittadino non si rechi a votare al congresso provinciale del Partito, così come non si può tollerare che lo stesso coordinatore alle scorse elezioni amministrative,  per il rinnovamento del consiglio comunale,  si sia schierato a favore del Partito Democratico(elezioni di maggio ndr). La mancata azione organizzativa unita a scelte discutibili dal punto di vista politico, hanno  portato all’allontanamento dal partito di molti simpatizzanti e addirittura di molti tesserati che, disorientati, hanno preferito prendere le distanze.Ritengo sia giunto il momento di dare voce  alla base degli iscritti al partito affinché possa scegliere democraticamente, attraverso  la celebrazione del  congresso cittadino,  una nuova classe dirigente capace di interpretare legittimamente  il proprio ruolo politico al netto di qualsiasi  personale interesse  e libero da  ogni compromissioni”.

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