POMIGLIANO D’ARCO – “La debolezza sindacale, in questo momento, è il mancato rapporto di forza che c’era in passato. E l’unica arma per contrastare le scelte di Marchionne, resta l’unità di tutti i lavoratori”: è quanto afferma Vittorio Granillo, del coordinamento nazionale dello Slai Cobas, il quale, commentando la notizia dei 19 licenziamenti annunciati da Fiat per fare posto ai 19 della Fiom, sottolinea che “la Fiat non sta facendo nulla di nuovo rispetto ai licenziamenti politici del passato”.
“Sta facendo esattamente quello che ha sempre fatto – ha spiegato Granillo – e per constrastare il Lingotto e Marchionne non serviranno i piccoli scioperi, le tende davanti allo stabilimento o i concerti di solidarietà. Serve la massa, serve la mobilitazione operaia, e bene stanno facendo le donne, le mogli degli operai costituitesi in comitato, a invitare tutti a stare al loro fianco in difesa del posto di lavoro”. Le donne del comitato, ieri, hanno partecipato dapprima ad un coordinamento provinciale dello Slai Cobas, e poi hanno fatto capolino all’assemblea dei lavoratori organizzata dalla Fiom, invitando i presenti all’assemblea al femminile, che si svolgerà il 24 novembre prossimo nel palazzo Orologio a Pomigliano. Il segretario provinciale dei metalmeccanici Cgil, Andrea Amendola, ha apprezzato l’invito, sottolineando che parteciperà all’iniziativa “tesa all’unità dei lavoratori”. “Dobbiamo unirci davvero tutti – ha concluso, invece, Granillo – e lottare affinché Fiat restituisca allo Stato l’Alfa Romeo, e tutti gli stabilimenti in Italia, che ha mantenuto grazie agli ingenti finanziamenti statali ricevuti in questi anni”.