NAPOLI – Vaccinazioni contro la meningite gratis anche in Campania. Con una delibera di Giunta, di fatto già operativa perché pubblicata nei giorni scorsi sul Bollettino ufficiale dell’ente regionale, è diventata attiva e gratuita la vaccinazione contro la meningite. A segnalarlo come “una svolta per la sanità della nostra Regione” è il direttore dell’istituto di Igiene del II Policlinico, Maria Triassi. Si colma quindi un vuoto di anni. In Campania, infatti, così come in Lombardia, il vaccino contro la meningite veniva solo consigliato ai pazienti.
Questo significava che per essere protetti da eventuali casi di contagio il vaccino doveva essere acquistato in copagamento. “Grazie al lavoro del dottor Renato Pizzuti – dice la Triassi – anche la nostra Giunta ha finalmente redatto un piano regionale vaccini: la Campania ha recepito le indicazioni del Piano nazionale che inserisce la vaccinazione contro la meningite nei Livelli essenziali di assistenza”. I soggetti a maggiore rischio di contagio sono i bambini piccoli e gli adolescenti che rientrano nelle due categorie da sottoporre a vaccinazione gratuita. Uno degli agenti patogeni è il Neisseria meningitidis, in grado di provocare meningite, ma anche gravissime setticemie spesso mortali, contratte in età inferiore ai 4 anni. Per questo la vaccinazione obbligatoria è prevista per una corte di pazienti di 15 mesi con un richiamo tra i 12 e i 18 anni. Della neisseria meningitidis si conoscono cinque sierotipi patogeni A, B, C, W135 e Y. Contro il meningococco C la vaccinazione viene praticata al primo anno di vita. C’é poi la vaccinazione tetravalente che agisce nei confronti dei sierotipi A, C, Y e W135 e, dal momento che garantisce la copertura contro un maggior numero di ceppi di meningococco, può essere somministrata ai pazienti dai 12 ai 18 anni, insieme alle vaccinazioni contro morbillo, parotite e rosolia. Ancora assente il meningococco B, ma in fase di sperimentazione. Proprio di recente due casi di contagio avevano scosso l’opinione pubblica: i quattro membri di un equipaggio di una nave da crociera appena partita dal porto di Napoli e il sospetto caso in una scuola elementare di Sant’Anastasia. “In tutti e due gli episodi – dice la Triassi – sono stati necessari accurati controlli sanitari e l’adozione di una specifica profilassi antinfettiva attuata nei confronti dei turisti che viaggiavano a bordo della nave da crociera e dei piccoli studenti di Sant’Anastasia. La meningite è provocata da un’infezione che viene trasmessa attraverso le vie respiratorie e la diffusione di questa malattia – dice la direttrice dell’istituto di Igiene – avviene soprattutto in locali chiusi come cinema, scuole, discoteche, luoghi di culto”. In Italia il numero di casi è inferiori a quello degli altri paesi europei, circa 150 pazienti colpiti da meningite meningococcica. Ma i rischi sono elevati soprattutto perché i sintomi si manifestano in maniera subdola, simili a quelli di una normale influenza, come cefalea, febbre e vomito. Ma il suo decorso è rapido e in poco tempo può provocare anche la morte. “Per questo – dice la Triassi – il piano sanitario regionale approvato nei giorni scorsi dalla Giunta Caldoro rappresenta un importante passo avanti della Campania nella lotta contro la meningite e nella tutela della salute dei propri cittadini”.